Come da prassi, la sera del 31 dicembre, il Presidente della Repubblica ha pronunciato il discorso di fine anno. Mattarella si è soffermato principalmente sulle difficoltà e sulle speranze della vita di tutti i giorni.

A suo avviso, quest’anno ha portato numerose novità, alcune positive e altre negative.

“L’occupazione sta crescendo”

Come ci siamo più volte sentiti dire, anche secondo il Capo dello Stato, “l’occupazione sta tornando a crescere e questo rappresenta un motivo di fiducia poichè definisce l’uscita dalla recessione economica e la ripresa”.

Questa affermazione, che sappiamo essere propria anche di Renzi, meriterebbe di essere trattata con minore superficialità.

Ci sono state numerose contraddizioni per quanto concerne il numero di nuovi occupati. Dall’ultimo discorso di Renzi sembrano essere 300mila, ma più volte, in precedenza, questo numero sembra essere stato più volte smentito. Alla Leopolda era emerso un dato forse meno rassicurante: 150mila, mentre su Rai Uno si era sparato alto: 400mila.

A quale Renzi dobbiamo credere?

Anche con questi numeri di partenza, si dovrebbe comunque considerare che, sì il tasso di disoccupazione è sceso, ma in concomitanza anche quello degli inattivi è in crescita, per inattivi si intende gente che non cerca neanche più lavoro. Sicuramente potrete intuire che il quadro sociale che ci è stato più volte dipinto e riprodotto sembra discostarsi in parte dalla realtà.

“L’evasione Fiscale frena l’Italia”

Mattarella però, almeno in parte, sembra uscire dal coro. Egli, infatti, sostiene che questa papabile crescita sia fortemente frenata dall’evasione fiscale. Evasione fiscale che, come ci ricorda il Presidente: “ammonta a 122 miliardi di euro circa 7,5 punti del Pil.

E’ evidente e riconosciuto da tutti che, dal punto di vista economico, l’evasione fiscale rappresenta un ‘aggravante alla già catastrofica situazione. Tuttavia c’è stata una comune indifferenza, ai piani alti, riguardo a questo problema.

Mattarella la condanna chiaramente spiegando che: “Dimezzando l’evasione fiscale si potrebbero creare circa 300mila posti di lavoro” e aggiunge: “Gli evasori danneggiano la comunità nazionale e i cittadini onesti, le tasse sarebbero più basse se tutti le pagassero”. Da questo punti di vista l’intervento sull’evasione fiscale va ritenuto apprezzabile, già solo per la sua esistenza (per nulla scontata) e anche dal fatto che sia stato trattato in maniera schietta e puntuale.

– “Per immigrazione e inquinamento c’è bisogno di collaborazione”

Due altri filoni tematici, che hanno caratterizzato il discorso di fine anno sono stati: la collaborazione e il cameratismo.

Con essi infatti, secondo Mattarella, si potrebbero risolvere numerosi problemi, a partire dall’inquinamento: “C’è bisogno di collaborazione – ammonisce Mattarella – e maggiore cura del territorio” e aggiunge: “ l’impegno per difendere l’ambiente deve partire da tutti noi” e lancia anche un appello ai principali leader politici: “Non si può comprimere il confronto politico ma dobbiamo anche considerare che ci troviamo dinanzi alla natura”. Il Presidente sembra infatti incitare la politica a mettere, per una volta, da parte i propri interessi, per capire che ci troviamo dinanzi a un problema che ci potrebbe segnare irreversibilmente.

Mattarella ha speso parole anche per la questione immigrazione, sicuramente uno dei temi caldi degli ultimi tempi.

Anche qui il Capo dello Stato ha lanciato un appello finalizzato ad una “Collaborazione da parte di tutta l’Europa per difendere noi stessi e i nostri valori” e sostiene anche che: “è necessario realizzare condizioni di pace e stabilità per i popoli dai quali provengono i migranti in fuga dalle guerre e dalle persecuzione, la nostra prosperità è fortemente legata a quella degli altri”.

Questi fuggitivi che, secondo Mattarella, vanno accolti e integrati e rappresentano, comunque, una risorsa per l’Italia : “Non esistono barriere, i migranti che arrivano in Italia e compiono un processo di integrazione legislativo e sociale contribuiscono a tenere in piedi l’economia del paese”.

Il Presidente della Repubblica che, diversamente, condanna invece chi giunge senza poter disporre del diritto d’asilo: “Occorrono delle leggi per distinguere chi fugge dalla guerra o dalle persecuzioni e ha diritto all’asilo e chi, invece, va rimpatriato, sempre garantendogli un trattamento dignitoso”.

Discorso che comunque sembra essere, in parte, diametralmente opposto da quello che ha sostenuto Renzi, il quale comunque ha definito il discorso di Mattarella “Pieno d’amore per il Paese”.

Renzi ha infatti sempre dipinto il quadro italiano marcando esclusivamente i tratti positivi, mostrando, invece, una sorta di indifferenza per gli aspetti negativi. Da questo punto di vista, il discorso di Mattarella sembra essere più realistico, dietro all’ammissione (forse a volte esagerata) di una papabile crescita si nascondono comunque i mali, che da decenni ci perseguitano.

In conclusione, in ambito politico, il discorso è stato, come da tradizione, ben gradito da tutti. Tutti tranne Grillo, il quale con il suo caratteristico discorso di fine anno (questa volta di soli 4 minuti), ha tenuto a sottolineare come in realtà, a dispetto di quello che sostiene Mattarella: “L’ Italia non ha più nulla, tutto è finto: un ologramma, non abbiamo un governo, non esiste un parlamento”. Punti di vista, la realtà sembra essere però quella di un Governo che, a voce sembra essere pieno di ottimismo e buoni propositi, ma quando si tratta di agire mostra una certa e chiara debolezza.