Il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato che investirà 60 miliardi di dollari per garantire il successo di un piano di sviluppo africano basato su 10 punti, che Xi ha delineato di fronte a un pubblico composto dai presidenti africani presenti al Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC).

“Per garantire il successo di questi dieci progetti di cooperazione, la Cina decide di fornire un totale di 60 miliardi di dollari di sostegno finanziario”, ha detto Xi.

Pechino finanzierà lo sviluppo del continente,ha detto Xi.

I programmi coprono le aree di “industrializzazione, modernizzazione agricola, infrastrutture, servizi finanziari, sviluppo verde, del commercio e degli investimenti, la riduzione della povertà e il benessere pubblico, la salute pubblica, gli scambi interpersonali, la pace e la sicurezza”.

“La Cina e l’Africa approfondiscono la cooperazione per quanto riguarda industrializzazione, ferrovie ad alta velocità, autostrade e trasporto aereo regionale”, ha detto Xi.

Xi ha anche annunciato che Pechino avrebbe inviato 60 milioni di dollari all’Unione africana in aiuti per costruire delle forze africane, sia quella stanziale che quelle di intervento rapido.

La prima raggiungerà “piena capacità operativa” nel mese di dicembre

“La capacità della Cina e il suo impegno per la pace in Africa, con oltre 2000 soldati in missione di peace keeping, è lodevole”, ha commentato il presidente sudafricano Jacob Zuma.

In tutto, più del 90 per cento delle spese delle forze di pace dell’Unione Africana sono finanziate da USA e UE, anche se gli Stati membri dell’UA si sono impegnati a fornire un quarto dei finanziamenti per le operazioni entro il 2020.

Le recenti crisi di sicurezza in Africa includono i colpi di stato in Guinea-Bissau, Mali e Burkina Faso, le offensive da parte di gruppi militanti islamici in Mali, Nigeria e Somalia, e il conflitto tra i ribelli nel Congo orientale e nella Repubblica Centrafricana.

Il giorno prima del vertice, Xi ha trascorso diverse ore in incontri separati con i nove leader (Togo, Guinea, Gibuti, Ghana, Angola, Mali, Gabon, Mozambico e Kenya, N.d.t.) dei paesi africani a Sandton, un centro finanziario di Johannesburg.

Il presidente sudafricano Jacob Zuma co-presiede il vertice FOCAC con il presidente cinese.

“Accogliamo con favore la cooperazione Cina-Africa per le infrastrutture. Abbiamo bisogno di acqua e infrastrutture energetiche per migliorare la qualità della vita “, ha detto Zuma.

“La partnership strategica tra Africa e Cina è fondamentale per raggiungere obiettivi di sviluppo”, ha aggiunto.

Zuma indicato anche legami storici dell’Africa con la Cina.

“In origine Sud Africa-Cina erano “soci” in armi durante l’apartheid e la colonizzazione quindi la formazione del FOCAC”, ha osservato Zuma.

“I minerali hanno reso l’Africa vulnerabile allo sfruttamento. FOCAC è di circa di arricchimento e di scambio di valore aggiunto”, ha detto il presidente sudafricano.

Il governo cinese ha come priorità lo sviluppo infrastrutturale dell’Africa, e molti politici africani lottano pur di ottenere dei finanziamenti per la costruzione di strade, porti, ponti e ferrovie. I critici della Cina, tuttavia, accusano il paese di avere disegni neocoloniali per il continente.

Obama ha criticato la Cina, al vertice dell’anno scorso, sostenendo poiche gli Stati Uniti sono interessati al continente per altre ragioni che non i soli petrolio e minerali.

Pechino replicò, sostenendo che gli USA hanno bisogno di riconsiderare il loro atteggiamento verso gli investimenti cinesi in Africa.

I dati ufficiali cinesi mostrano che gli scambi commerciali tra Cina e Africa hanno superato i 220 miliardi di dollari nel 2014.

La Cina è stato il più grande partner commerciale dell’Africa per sei anni di fila con rapporti diplomatici con 50 paesi africani.

Lanciato nel 2000 da Cina e paesi africani, il FOCAC è diventato una piattaforma integrata per migliorare gli scambi e la cooperazione tra le due parti.

Il Sud Africa, attraverso la sua partnership con la Cina, si unisce ai tentativi dei BRICS di resistere agli sconvolgimenti causati da ciò che essi indicano come arroganza americana.

“Mentre i due paesi (Sud Africa e Cina, N.d.t.) sono sorprendentemente diversi nella loro orientamento culturale, politico e socio-economico, sono molto vicini per le posizioni che assumono sulle questioni chiave che riguardano l’umanità,” ha detto il ministro degli esteri del Sudafrica, riferendosi alle posizioni comuni su Siria, Palestina e in Iraq.

Il Sud Africa, una delle più grandi economie dell’Africa assieme alla Nigeria, è diventato per la Cina un porto di scalo e la chiave d’accesso al continente africano sempre più importante.

Traduzione di Massimiliano Greco