Argomento: Falun Gong
Il Tribunale di Milano, il Professor Xu Chao e la guerra fra Cina e Falun Dafa
L'atteggiamento seguito dai magistrati del Tribunale di Milano, quello da cui partirono le grandi inchieste sulla corruzione in Italia, nei confronti di un ex funzionario cinese arrestato per aver compiuto il medesimo reato, è decisamente contraddittorio. Anche se viene mascherato dietro apparenti ragioni umanitarie. La realtà è che Xu Chao, questo è il nome dell'ex capo del dipartimento finanziario dell'Università di Qingdao arrestato a Milano, è anche un militante della setta Falun Dafa. Pure questo ha indotto i magistrati milanesi, pressati persino a livello internazionale (Germania in primis), a liberare e negare l'estradizioni in Cina di Xu Chao malgrado l'evidenza dei reati compiuti.
La rivista in lingua inglese BMJ Open accusa la comunità scientifica di complicità con Pechino
Anche la British Medical Association, attraverso i suoi organismi BMJ e la rivista BMJ Open, sposa la campagna della crociata contro la Cina, sfruttando il tema non semplice delle donazioni di organi. Si arriva molto rapidamente a sposare le cause di fittizi tribunali londinesi che fanno una chiara politica contro Pechino, funzionale agli interessi di certi settori del mondo politico anglosassone, secondo una procedura di delegittimazione mediatica e politica che abbiamo già visto anche in tante altre occasioni in passato, e non solo contro la Cina.
Dai media francesi a quelli italiani, la strumentalizzazione sul Falun Dafa imperversa sempre
Il libero mercato nemico della libera (intesa come vera) informazione? E' quanto ci chiediamo vedendo alcuni esempi, che in ogni caso denotano l'appiattimento culturale dei media italiani a quelli stranieri, chiaramente solo se francesi, inglesi o americani...
Come il mondo culturale ed accademico italiano giudica la Cina e il Falun Dafa
Pur di contrastare una malintesa "colonizzazione" della Cina in Italia, che spazia dall'economia alla cultura, molti ambienti politici e culturali italiani finiscono con l'adottare le cause di qualsiasi gruppo in odor di sinofobia o di attività anticinesi, come ad esempio la setta Falun Dafa.
La sinofobia dei media italiani ed occidentali ben si presta agli interessi del Falun Gong
La vicenda di Wang Quanzhang, il noto avvocato "attivista per i diritti umani", viene usata in Occidente per continuare a mobilitare larghe quote d'opinione pubblica, completamente digiuna su temi riguardanti la Cina, contro le autorità di Pechino. Naturalmente tutti coloro che hanno conti in sospeso con la Cina ne traggono vantaggio, in primo luogo sette pericolose come il Falun Gong.
Come il Falun Gong cerca d’inquinare le analisi geopolitiche dell’Occidente sulla Cina e la Nuova Via della Seta
Quando il modo di ragionare fanatico e settario di chi appartiene ad una setta, che oltretutto è mossa da precise finalità anticinesi come nel caso del Falun Dafa, si scontra con la geopolitica, con l'economia e con la storia, i risultati sono sempre a dir poco pietosi.
Tra cure naturali, settarismi, social ed internet: il curioso caso del Falun Gong in Italia
Negli ultimi anni, grazie ad internet e ai social, le cure alternative a quelle medico-scientifiche hanno guadagnato molto terreno, soprattutto in certi ambienti per così dire "radical chic" e non solo. Le sette religiose o pseudoreligiose come il Falun Gong non hanno tardato ad approfittarne, riscuotendo fin da subito l'ingenua fiducia di questo vasto pubblico, non solo internettiano.
Li Hongzhi: origini di un guru, tra leggende e… correzioni
Li Hongzhi, nel suo testo che fa da scuola ai propri adepti, si attribuisce fin dalla più tenera età doti soprannaturali e si presenta come un Buddha. Il fine giustifica i mezzi, e pertanto anche la sua data di nascita è stata modificata perché corrispondesse a quella del Buddha Sakyamuni.
Il Falun Gong e l’omosessualità: una visione totalmente discriminatoria
L'omosessualità e la libertà di vivere la propria sessualità senza condizionamenti religiosi o settari è una grande conquista, a guardar bene non ancora del tutto raggiunta. L'atteggiamento di sette come il Falun Gong verso l'omosessualità, quindi, è a dir poco sconveniente ed inattendibile.
Ecco come Li Hongzhi, fondatore e guru del Falun Gong, giudica i disabili
L'aiuto al disabile, al più debole o a chiunque sia in una condizione di necessità è un valore civile universalmente condiviso. Ma non sempre è così nel mondo delle sette religiose, dopo tali valori possono essere sovvertiti e sostituiti con altri. Dietro a tutto ciò, però, si nasconde la barbarie.