
Maria Zakharova – portavoce del Ministero degli Esteri russo – ha sottolineato come l’attacco americano alla base siriana non abbia nulla a che vedere con la ricerca della verità sui fatti di Idlib.
Sergei Lavrov, il Ministro degli Esteri russo, ha dichiarato, durante una telefonata col proprio omologo turco: “L’attacco americano mina alle fondamenta la risoluzione del conflitto in Siria.”
Lavrov ha quindi definito tale azione “inaccettabile” e ha sottolineato come l’unica via di uscita da questa situazione sia quella negoziale.
La Zakharova si aspetta che il segretario di Stato Americano Rex Tillerson fornisca delle spiegazioni convincenti a questa mossa – definita “strana” dalla Zakharova.
L’attacco americano ha causato un numero di morti che si aggira fra i quattro e i sei, tutti membri del personale della base.
C’è anche il “giallo” sulla bassissima efficacia dei cruise americani, la gran parte dei quali di gran lunga fuori bersaglio e i restanti non particolarmente dannosi. Infatti, la base è di nuovo operativa.
Molti analisti puntano il dito contro il sistema antiaereo e antimissile russo e siriano, che avrebbero abbattuto/disorientato attraverso le contromisure elettroniche i missili più pericolosi in base alla traiettoria.
Intanto, Boris Johnson, il vulcanico e imprevedibile Ministro degli Esteri britannico ha annullato la propria visita a Mosca, e la Zakharova ha stigmatizzato la decisione.
“Questa cancellazione arriva subito dopo che l’incontro era stato posposto” ha dichiarato la Zakharova. “L’impressione è che le nostre controparti occidentali vivano in una sorta di realtà virtuale dove all’inizio cercano di creare unilateralmente piani collettivi, e in seguito li cancellino, sempre unilateralmente, inventando scuse assurde.”
Massimiliano Greco