L’autista del camion-killer, che ha causato almeno 84 morti a Nizza, è stato identificato: è Mohamed Lahouaiej Bouhlel un tunisino di 31 anni, con cittadinanza francese, giunto dal nord Africa con quello stesso camion. L’attentatore, ucciso alla polizia, ha seminato cadaveri per circa due chilometri. Secondo i testimoni si spostava a zig-zag, di certo per massimizzare il numero delle vittime.
Si sa poco, solo che aveva perso il lavoro. In compenso era poco praticante della religione islamica. Anche la moglie è stata arrestata.
Il camion di 4 tonnellate ha corso per quei due chilometri alla velocità di 80 chilometri orari. Il camion è stato fermato dalla polizia davanti all’hotel Negresco, uno dei simboli di Nizza. Sul veicolo è stato trovato il suo documento d’identità, oltre ad armi da fuoco e granate.
Vi sarebbero alcuni complici in fuga, ma non si sa nulla di certo. Anche il bilancio delle vittime non è sicuro. Al momento si parla di almeno 84 morti, ma alcune fonti francesi, non confermate, parlano di almeno 100. Anche i feriti sono 100.
Hollande ha esteso di altri tre mesi lo stato di emergenza, che sarebbe scaduto il 26 luglio, e ha lanciato un “appello ai riservisti e a tutti quelli che sono nella gendarmeria nazionale di andare a rafforzare le forze di polizia dei gendarmi. Abbiamo bisogno di loro – ha proseguito – soprattutto per proteggere le frontiere.”
Hollande ha espresso la sua solidarietà ai famigliari delle 77 vittime tra i quali ci sono “molti bambini” e ricordato che sono “una ventina i feriti molto gravi”. Hoolande ha poi parlato di “violenza assoluta”. Hollande ha poi aggiunto che il 14 luglio “è simbolo di libertà, perché i diritti dell’uomo sono negati dai terroristi e la Francia è per forza un loro obiettivo.”
Dopo Parigi, Charlie Hebdo e Saint-Denis, ha continuato Hollande, “siamo stati colpiti ancora una volta e tutta la Francia è minacciata.” Ha poi sottolineato la necessità di “rafforzare ancora di più le nostre azioni in Siria e contro coloro che ci attaccano. Verranno esaminate tutte le misure che ho annunciato per dispiegare in tutte le città tutte le persone di cui abbiamo bisogno.”
Il presidente del consiglio europeo, Donald Tusk, ha espresso solidarietà alla Francia e ha assicurato che l’Europa non lascerà Parigi da sola. Anche il ministro degli Esteri belga ha espresso solidarietà, invocando un sistema di cooperazione antiterrorismo. Ciò in aggiunta alle dichiarazioni di Obama, Marion Le Pen e altri ancora.
Massimiliano Greco