Lo scorso Maggio le elezioni presidenziali in Austria avevano visto il candidato dei Verdi Van Der Bellen vincere al fotofinish il ballottaggio contro il candidato del FPÖ. Soltanto 30mila voti hanno diviso i due candidati, ma con un grosso punto interrogativo: il candidato Norbert Hofer era avanti sino allo spoglio, avvenuto qualche giorno dopo, del voto per corrispondenza. Se inizialmente il partito di destra “euroscettica” aveva accettato il verdetto, ai primi del mese è stato presentato ricorso alla Corte Costituzionale, per contestare l’esito del voto.
Dalle indagini in corso, cominciate il 20 giugno a cura della Corte, sembra che siano ben poche le sezioni addette allo scrutinio che abbiano seguito le norme, lasciando a bocca aperta i giudici. Sotto accusa le schede per corrispondenza. Sebbene non vi sia ancora niente di ufficiale siamo molto vicini all’annullamento del voto di Maggio. Avevamo già scritto poche ore dopo il voto che qualcosa in Austria aveva giocato a favore degli europeisti, sembra che la ragione fosse dalla nostra parte anche questa volta.
Una destra che sgrassa anche lo sporco più ostinato…
Un dubbio nato sin dall’ inizio…i massoni dell’Europa hanno tentato il loro bluf. ..hanno il terrore del l’avanzata di una destra che tende a destabilizzare i loro proficui progetti…una destra che renderà sterile la follia megalomane dei poteri forti..diminuendo le lobby che hanno invaso questa fallita europa..