Michele Orsini
Un sogno: un Natale senza “Una poltrona per due”
Il valore di critica sociale da più parti riconosciuto al film "Una poltrona per due" non è del tutto immeritato, ma si tratta di una critica tutta interna al paradigma capitalistico che, per questo motivo, risulta del tutto innocua rispetto allo ''status quo''. Il valore educativo risiede nell'insegnamento a credere di potercela fare, ma questo vale soltanto per il singolo individuo, mentre il sistema non viene messo in discussione, anzi dimostra una sua geometrica giustizia, per tanti che salgono, tanti devono cadere: è un gioco a somma zero.
Gomorra è diseducativa? Lo è di più la situazione economica reale
L'acceso dibattito sulla presunta pericolosità della serie televisiva Gomorra, ha diviso non solo i telespettatori. Di fronte alla violenza brutale c'è chi è a rischio di emulazione, chi ne è talmente inorridito che diventa più sensibile alla sofferenza dell'altro e chi invece non ne rimane influenzato. Può essere una produzione televisiva davvero così pericolosa, come ha sostenuto il giudice Gratteri?
Gli italiani: troppo buoni e troppo pigri per portare rancore
Nonostante l'indole più incline al fatalismo e all'autocommiserazione che alla rabbia, per il Censis gli italiani sono diventati un popolo di rancorosi. E' il quadro delineato dal Censis nella Considerazione generale del 51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese/2017.
La polarizzazione delle opinioni è la vera causa delle fake news?
Alcuni temi, quelli cosiddetti "divisivi", portano le persone a fare una scelta di posizione netta, schierandosi in modo radicale su posizioni opposte, quando ciò avviene emerge la tendenza a selezionare le notizie, cercando delle conferme alle proprie idee e ai propri pregiudizi: è così che certe notizie palesemente false possono essere credute da un gran numero di persone.
La crisi dello sport italiano al di là dell’eliminazione dai mondiali di calcio
La mancata qualificazione della nazionale azzurra di calcio ai Mondiali di Russia, va interpretata come soltanto un sintomo, sebbene il più vistoso di una crisi più profonda. Una nazione può mietere successi sportivi soltanto se cura l'attività di base, senza di essa può solo sperare nell'esplosione di qualche talento: il campione non è mai programmabile, si possono però creare le condizioni necessarie per la formazione di buoni atleti di tutte le discipline, consci del fatto che tra loro potrebbe venire fuori, ogni tanto, anche il fenomeno.
Una mente sana rifiuta i presupposti del neoliberismo
Mauro Scardovelli: "Chi ha una pratica clinica sa benissimo che un conto è lavorare con un paziente che non ha problemi economici, un conto è lavorare con un paziente che è stato appena licenziato, che non ha prospettive future". La causa della trasformazione della psiche è rintracciabile, secondo lo psicoterapeuta intervistato da Claudio Messora, nell'influenza del neoliberismo sulla società.
Il delirio del CIO: i videogiochi come sport
Dire che i videogiochi sono sport è un delirio e, come tale, è un sintomo di un malessere profondo, ovvero un cattivo rapporto con il proprio corpo, dovuto alla diffusa tendenza a vivere completamente "nella testa". I videogiochi, che sono costruiti per poter misurare delle performance, fatto che rende possibile confrontarle, possono essere organizzate in modo da costituire un'attività agonistica, ma mai sportiva. Sempre che non si consideri sufficiente sforzo fisico quello compiuto dai giocatori mediante le dita.
Il caso Weinstein: la caccia delle streghe
Un datore di lavoro o un addetto alla selezione del personale detengono un potere che spesso viene percepito quasi come se fosse di vita o di morte e perciò, se privi di scrupoli, possono ricattare chi cerca un lavoro o teme di perderlo. Non di rado la molestia sessuale va a sovrapporsi alla violenza economica.
LIDL: le scuse dopo la “svista”. Le croci tornano al loro posto
Si è chiusa positivamente la vicenda delle croci "cancellate" da un cartellone pubblicitario esposto in un supermercato Lidl di Camporosso (Imperia). "Lidl Italia si scusa con i clienti e gli abitanti del borgo per questo errore del tutto involontario. E, a dimostrazione che si è trattato solamente di una svista e non di una strategia di marketing, la foto è stata sostituita in brevissimo tempo", hanno fatto sapere i vertici dell'azienda alimentare.
La rabbia è forza, l’odio è debolezza
L'odio può essere visto, nella nostra schematizzazione, come una rabbia mal gestita. Sentirsi superiori a chi prova odio è pericoloso, poiché significa dare per scontato di essere immuni da una debolezza propria dell'essere umano.