
“Molti diplomatici del G20 si preoccupano più dei propri interessi nazionali che di punire la Russia con sanzioni economiche”. Ad affermarlo è stato Josep Borrell, Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione Europea. Il politico ed economista spagnolo, membro del PSOE, ha aggiunto che “l’Occidente è stato accusato di doppi standard e non è riuscito a vincere la guerra dell’informazione in relazione all’Ucraina”.
“La guerra dell’informazione è in pieno svolgimento e, per ora, non la stiamo vincendo”, ha osservato Borrell, descrivendo la sua partecipazione alla riunione della scorsa settimana dei ministri degli esteri del G20 in Indonesia. La soluzione, a suo avviso, è “impegnarsi ulteriormente per confutare le bugie russe e la propaganda di guerra”.
Alcuni dei diplomatici del G20, si è lamentato l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione Europea, erano più “preoccupati per le conseguenze della guerra sul proprio paese che di perseguire il presunto colpevole”.
Altri, ha spiegato ancora il socialista spagnolo “si lamentano del ‘doppio standard’ o semplicemente vogliono preservare le loro buone relazioni bilaterali con la Russia”.
Josep Borrell ha rivelato che i ministri del G20 del ‘Sud globale’ erano d’accordo in linea di principio con l’obiettivo di proteggere l’integrità territoriale dell’Ucraina, “ma hanno rifiutato di sostenere la risposta occidentale”.
Il duro sfogo di uno degli uomini più influenti dell’Unione europea, è stato fatto passare sotto traccia dalla carta stampata e dalle agenzie che “fanno opinione”. Si ringrazia la giornalista indipendente Laura Ru per la preziosa opera informativa.