La sua lunga lotta per l’uscita dall’Europa ha condotto alla vittoria del Leave al Referendum sulla Brexit. Ma è stata piena di ostacoli. Parola di Nigel Farage, che ieri ha rilasciato un’intervista a cuore aperto al Daily Mail.
Neanche la sua vita dopo il Referendum del 2016 è stata facile, l’ex leader dell’UKIP sostiene di essere stato bersagliato all’indomani della vittoria del Leave da lanci di uova e di non poter mettere piede in un pub, senza delle guardie del corpo. La sua famiglia e i suoi figli non sono stati risparmiati dal linciaggio, ma Farage, tuttavia sostiene di non pentirsi per nulla di quanto fatto negli ultimi anni.
Anche la sua vita sentimentale è stata colpita dal suo attivismo pro-Brexit. Nel corso della sua intervista Farage ha parlato infatti anche della sua separazione dalla moglie Kirsten, con la quale ha avuto due figli: “quando vivi per strada in giro con una valigia, pieno di gin e adrenalina può succedere ogni tipo di cosa”, ha confessato l’ex politico britannico.
Farage ha dichiarato anche di essere oramai al verde, non ricevendo più uno stipendio da parlamentare europeo e che addirittura pensava ad un suo trasferimento negli USA. Una dichiarazione abbastanza inverosimile, specialmente quando afferma che “nella politica non ci sono soldi”. L’uomo, di lontane ascendenze tedesche, riceve infatti un lauto vitalizio di circa 100 mila euro dal Parlamento Europeo, oltre a condurre un programma settimanale sulla radio LBC.
Farage e le trattative per la Brexit
Programma dove spesso e volentieri attacca sia la May che il Partito Laburista. Secondo Farage, Jeremy Corbyn sarebbe, allo stato attuale, completamente ostaggio del suo partito. I Labour starebbero boicottando la Brexit. Ma Corbyn, ricorda l’ex leader UKIP, è stato un sostenitore del Leave nel 2016. Tuttavia per ragioni elettorali il suo partito, specialmente dopo le dichiarazioni pro-UE di Tony Blair, starebbe boicottando il governo May nelle trattative con l’Europa.
In effetti gli ultimi mesi della politica britannica danno ragione all’ex politico. Il governo di Theresa May dopo la batosta elettorale ha preso le distanze dagli Stati Uniti. Il Regno Unito si è riavvicinato negli ultimi mesi alle posizioni europee in politica estera, addolcendo anche le trattative con l’Ue sulla Brexit.