Maurizio Landini sarà il nuovo segretario generale della Cgil. Vincenzo Colla sarà il suo vice. Previsto anche l’ingresso di un secondo vice segretario generale donna. A meno di imprevisti o cambi di rotta dell’ultimo minuto, la casella è già virtualmente occupata da Gianna Fracassi.
L’accordo per scongiurare la spaccatura in Cgil è arrivato nella notte dopo un serrato confronto tra landindiani e colliani. La segreteria sarà composta da 10 persone, sette dell’area Camusso e tre dell’area Colla (oltre al vicesegretario, Roberto Ghiselli e il segretario dei chimici Emilio Miceli). I colliani avranno circa il 40 per cento del direttivo. Ora l’accordo dovrà essere confermato dal voto degli oltre 800 delegati al congresso.
Susanna Camusso, che ieri ha lanciato un appello a Cisl e Uil per “un sindacato confederale davvero unitario”, lascia dopo il limite dei due mandati e otto anni come segretaria generale.
Landini, capo della “sinistra interna” e leader della Fiom (dal 2010) raccoglie un’eredità pesante. Aveva teorizzato la costruzione di una “coalizione sociale” capace di raggruppare i movimenti a sinistra del Pd per poi strizzare l’occhio a Matteo Renzi, in seguito ripudiato insieme al Jobs act e al referendum costituzionale.
Nel curriculum dell’ex apprendista saldatore vi è anche la firma congiunta, nel novembre del 2016, del contratto di lavoro dei metalmeccanici con Fim-Cisl e Uilm-Uil.
Adesso succede all’ex nemica Susanna Camusso di cui ha sposato il documento congressuale, ricevendone in cambio la benedizione per la carica più alta all’interno della Confederazione Generale Italiana del Lavoro.
Felice per la scalata di Landini, è Fabio Storchi, presidente di Unindustria Reggio Emilia, ex leader di Federmeccanica. “Ho sempre dato una valutazione positiva della possibile elezione di Maurizio Landini a segretario generale della Cgil per la competenza, l’affidabilità, la serietà dimostrate nel corso dell’esperienza che ci ha portato nel 2016 a firmare il nuovo accordo sul contratto dei metalmeccanici”, ha detto Storchi.