Sono orgoglioso di essere un ciclista eritreo

Daniel Teklehaimanot

Daniel Teklehaimanot è sulle pagine di tutti i giornali: mai un ciclista africano aveva vestito una maglia del Tour de France. In questo caso la “Maglia a pois” di miglior scalatore della Grand Boucle. Come è ovvio si sono sprecate le parole d’ipocrisia, legate ad una sorta di “panafricanismo da straccioni”, secondo le quali questa impresa del ciclista eritreo è in realtà un’impresa di tutta l’Africa e che in fondo Daniel corre per tutto il continente. Ma noi, che con il nostro giornale seguiamo con molta attenzione l’Eritrea, non ci stiamo! L’Eritrea è lo stato “paria” d’Africa. Nessuno, o quasi nessuno, nel Continente Nero sembra sentire le sue ragioni, fidandosi della più rassicurante e potente Etiopia. L’Eritrea è il paese orgoglioso da spezzare, da intimidire, da eliminare. Isaias Afewerki è il nemico pubblico numero uno ed è stato duramente attaccato dalla stampa francese anche in questi giorni. Un soggetto da eliminare. Invece Daniel Teklehaimanot, siccome vince, diventa “orgoglio di tutta l’Africa”. Così, nel continente più diviso che mai, laddove guerre civili esplodono ed implodono ad ogni battito di ciglia ci si riscopre tutti “panafricani” solo quando qualcuno finisce sulle copertine dei giornali. Mentre i veri leader politici panafricani vengono eliminati, uccisi, abiurati, sconfitti. A questa logica non ci sottomettiamo. È un panafricanismo straccione. Ecco perchè Daniel Teklehaimanot è (solo) l’orgoglio dell’Eritrea.

Come detto, per l’Eritrea il ciclismo è una religione laica “come il calcio per il Brasile” ha dichiarato un tifoso al Tour. È un lascito culturale degli italiani: secondo quanto riportato nel libro di Mewael Mehansho “Eritrean Cycling History 1936-2012“, la prima bicicletta fu portata in Eritrea nel 1898 a Massaua e il 21 aprile del 1937 fu organizzata le prima gara dal Commissario eritreo del Ciclismo. Nel 1939 fu organizzata la prima gara inter-razziale, tra italiani ed eritrei, vinta da Ghebremariam Ghebru, che sovvertì i piani degli organizzatori che pensavano di stabilire, anche con il ciclismo, la superiorità dei colonizzatori rispetto agli autoctoni. La comunità italica rimasta in Eritrea anche dopo la guerra ha fatto la sua parte per iniettare l’amore per il ciclismo nelle vene degli eritrei (come fecero anche per il calcio). Ed è proprio un italiano, Nunzio Barilà, a vincere il primo Giro d’Eritrea nel 1946. Durante l’occupazione etiope (1952-1991) i ciclisti eritrei correvano sotto le insegne di Addis Abeba e, addirittura, nel 1964 l’intera nazionale etiope era composta da eritrei (vedi sotto).

11709713_1612050452376849_3565652526945322190_nGhebremariam Ghebru

Inoltre, la particolare conformazione morfologica dell’Eritrea è ideale per produrre ciclisti: la capitale, Asmara, è a 2400 metri di altezza e le temperature sono sempre fresche e salubri. La “primavera eterna”, veniva chiamata durante il fascismo.

Daniel Teklehaimanot Girmazion nasce a Debarwa il 10 novembre del 1988. L’amore tra Daniel e la bicicletta scoppia da subito: d’altronde da quelle parti il ciclismo è una sorta di religione, uno dei tanti lasciti dell’occupazione italiana. Giunto in Europa per allenarsi i medici trovano in Daniel delle disfunzioni fisiche: una gamba più corta dell’altra, una dentatura disastrata e soprattutto un lieve difetto cardiaco. Ma il tigrino, nonostante il cuore ballerino, riusciva sotto sforzo a sviluppare una potenza incredibile che accompagnata al 3% di massa grassa ne facevano un predestinato delle due ruote.

Nel 2007, a soli 19 anni, partecipa al Giro d’Eritrea (Zur Eritrea), la più antica corsa ciclistica d’Africa nata nel 1946, e conquista una tappa. L’anno successivo è Campione d’Africa under-23. L’anno di grazia è il 2010: vince i Campionati africani under-23 sia in linea che a cronometro e si conferma anche ai Campionati africani assoluti, in entrambe le corse, per un totale di 5 medaglie d’oro, oltre a vincere la sua prima corsa a tappe, il Giro del Ruanda. A cronometro in Africa è imbattibile e vince in successione le tre edizioni del 2011, 2012 e 2013, aggiungendoci anche la prova di Cronometro a squadre, con la nazionale eritrea (2010, 2011, 2012, 2013 e 2015).

Nel 2012 con gli australiani dell’Orica-GreenEDGE partecipa alla sua prima Vuelta a España e nello stesso anno vince la sua prima corsa da professionista, la Prueba Villafranca de Ordizia in Spagna.

Nello stesso anno è il primo portacolori dell’Eritrea in una gara ciclistica olimpica: arriva settantatreesimo nella prova su strada. Prima di lui l’Eritrea aveva presentato alle Olimpiadi solo fondisti, tra i quali il grandissimo Zersenay Tadese, prima ed unica medaglia olimpica per Asmara: bronzo nei 10.000 metri ad Atene 2004.

Passa nel 2014 alla squadra sudafricana MTN-Qhubeka, assieme agli altri due professionisti eritrei Natnael Berhane e Merhawi Kudus, il più giovane corridore del Tour (nato nel 1994).

76urmdfmxfuz121Il Presidente Isaias Afewerki incontra i tre ciclisti prima del Tour de France

 

Alcuni dati sul ciclismo eritreo:

Corridori eritrei alle Olimpiadi sotto bandiera etiope:
1956 Melbourne – Tsehaye Bahta and Mesfin Tesfay;
1960 Roma – Alazar Kiflu and Giovanni Matusalla;
1964 Tokyo – Fessehatsion Ghebreyesus, Salambini Carmelo, Solomon Embaye, and Yemane Negassi;
1968 Città del Messico – Salambini Carmelo, Fessehatsion Ghebreyesus, Yemane Negassi, Tekeste Woldu (Gigante), and Mehari Ogbamichael;
1972 Monaco – Tekeste Woldu (Gigante), Fessehatsion Ghebreyesus, Russom Ghebremeskel, Mehari Ogbamichael, and Sulieman Abdulrahman

 

Piazzamenti eritrei nel Campionato Continentale d’Africa:

2007 a Yaoundé, Camerun
Corsa a cronometro: 3° Bereket Yemane

2010 a Kigali, Ruanda:
Corsa in linea: 1° Daniel Teklehaimanot, 2° Meron Russom
Corsa a cronometro: 1°Daniel Teklehaimanot
Corsa a squadre: 1° Ferekalsi Debesay, Meron Russom, Tesfai Teklit, Daniel Teklehaimanot

2011 ad Asmara, Eritrea:
Corsa in linea: 1° Natnael Berhane, 2°Tesfay Abrhaha Habtemariam
Corsa a cronometro: 1° Daniel Teklehaimanot
Corsa a squadre: 1° Natnael Berhane, Frekalsi Debesay, Jani Tewelde Weldegaber, Daniel Teklehaimanot

2012 ad Ouagadougou, Burkina Faso
Corsa in linea: 1° Natnael Berhane, 3° Fregalsi Debesay
Corsa a cronometro: 1° Daniel Teklehaimanot
Corsa a squadre: 1° Natnael Berhane, Freqalsi Abrha, Daniel Teklehaimanot, Jani Tewelde Weldegabir

2014 a Sharm El Sheik, Egitto
Corsa in linea: 1° Tesfom Okbamariam, 3° Merhawi Kudus
Corsa a cronometro: 1° Daniel Teklehaimanot
Corsa a cronometro a squadre: 1° Natnael Berhane, Daniel Teklehaimanot, Meron Russom, Meron Teshome

2015 a Wartburg, Sud Africa
Corsa a cronometro: 2° Daniel Teklehaimanot
Corsa a cronometro a squadre: 1° Daniel Teklehaimanot, Merhawi Kudus, Natnael Berhane, Mekseb Debesay

 

Titoli dell’UCI Africa Tour
2009: Giro dell’Eritrea – Bereket Yemane
2010: Giro dell’Eritrea – Bereket Yemane
2009-10: miglior nazionale under-23
2010: Giro del Ruanda – Daniel Teklehaimanot
2011: Giro dell’Eritrea – Meron Russom
2011-12: miglior nazionale under-23
2013: Fenkel Northern Redsea – Tesfay Abraha
2013: Giro dell’Eritrea – Mekseb Debesay
2012-13: miglior nazionale under-23
2014: La Tropicale Amissa Bongo – Natnael Berhane
2014: Giro dell’Algeria – Mekseb Debesay
2014: Giro di Blida – Amanuel Gebrezgabihier
2014: GP Chantal Biya – Mekseb Debesay
2015: Giro di Blida – Mekseb Debesay
2015: Critérium International de Sétif – Mekseb Debesay
2015: Giro di Constantine – Amanuel Gebrezgabihier
2015: Hibiscus Cycle Classic – Metkel Eyob

Vittorie nel circuto europeo
2013: Presidential Cycling Tour of Turkey – Natnael Berhane
2013: Prueba Villafranca de Ordizia – Daniel Teklehaimanot

Campionati nazionali eritrei su strada prova in linea
2008 1° Daniel Teklehaimanot, 2° Bereket Yemane, 3° Meron Russom
2011 1° Fregalsi Debesay, 2° Henok Abraha, 3° Semere Mengis
2012 1° Daniel Teklehaimanot, 2° Tesfom Okbamariam, 3° Arha Debesay
2013 1° Meron Teshome, 2° Meron Amanuel, 3° Kindishih Debesay
2014 1° Amanuel Gebrezgabihier, 2° Aron Debretsion Baranceal, 3° Yonas Tekeste
2015 1° Natnel Berhane, 2° Tesfom Okbamariam, 3° Amanuel Gebrezgabihier

Campionati nazionali eritrei su strada prova a cronometro
2011 1° Daniel Teklehaimanot, 2° Fregalsi Debesay, 3° Jani Tewelde
2012 1° Daniel Teklehaimanot, 2° Meron Russom, 3° Jani Tewelde
2013 1° Metkel Kiflay, 2° Meron Russom, 3° Tesfom Okbamariam
2014 1° Natnel Berhane, 2° Mekseb Debesay, 3° Meron Teshome
2015 1° Daniel Teklehaimanot, 2° Meron Teshome, 3° Natnel Berhane

Giro dell’Eritrea
2001 Habte Weldesimon
2002 Michael Tekle
2003 Habte Weldesimon
2004 Habte Weldesimon
2005 Michael Tykue
2006 Michael Misghena
2007 Merhawi Gebrehiwet
2008 Merhawi Gebrehiwet
2009 Bereket Yemane
2010 Natneael Berhame
2011 Meron Russom
2012 Jacques Janse van Rensburg (Sud Africa)
2013 Mekseb Debesay

2 COMMENTI

  1. l’italia deve ricordare che il colonialismo e finito, quindi se non possono unirsi all’Eritrea come fanno gli inglesi con l’India …almeno lasciassero quella terra in pace, invece di cercare di stuprarla in continuazione … ma quando e che l’ italia impara a non fare la ruffiana dell’ america e scrivere caxxate come dittatore a Isaias solo perche non permette che si fa cio che si vuole…
    bisogna crescere e accettare la realta, che l’ERITREA e un paese indipendente dopo aver combattuto 30anni
    l’italia ha tradito l’ Eritrea non ha mai chiesto scusa ….. shame on Italy

    • Grande fortuna Giustino!! Hai proprio detto l’essenza!! Basta continui stupri, e basta fare i ruffiani dei peggior terroristi mai esisti !!! L’America se qualcuno avesse dubbi!

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