Emmanuel Macron, Giuseppe Conte

Istituire hotspot nei Paesi africani d’origine per chiudere la rotta verso il Mediterraneo tutelando, al tempo stesso, le vite dei migranti. E’ questa la proposta del premier italiano Giuseppe Conte, giunto all’Eliseo per il pranzo con il presidente francese Emmanuel Macron.

Una misura transitoria, quella immaginata dal governo italiano, utile a fronteggiare l’emergenza in atto e contenere degli squilibri evidenti, in vista di una riforma radicale del regolamento di Dublino.

“L’Ue è mancata su migranti e zona Euro”, ha detto Emmanuel Macron nella conferenza stampa con Conte. Ed ha aggiunto: “Servono riforme per affrontare le sfide”. Secondo l’inquilino dell’Eliseo, la Francia, come l’Italia, deve gestire questa fase critica, dando risposte comuni.

“Dobbiamo adottare risposte europee. Non ci possono essere risposte nazionali. Speriamo di andare avanti con i partner europei nei prossimi mesi su una riforma profonda delle regole di Dublino per una migliore responsabilità e divisione del peso dei migranti”, ha aggiunto Macron, evidenziando storture ormai non più occultabili: “Il sistema oggi non funziona non dà risultati soddisfacenti, dobbiamo trovare meccanismi che consentano la solidarietà e dobbiamo fare in modo che la situazione geografica non ci metta in situazioni politiche insostenibili”.

 

In diretta da Parigi la conferenza stampa a seguito dell’incontro bilaterale con il Presidente francese Emmanuel Macron

Posted by Giuseppe Conte on Friday, June 15, 2018

 

“Non dimentico quello che l’Italia ha dovuto subire, con arrivi massicci nel 2015 e 2016, ma anche la Francia è un Paese di destinazione dei flussi”, ha continuato il presidente francese, fornendo percentuali e cifre: “L’Italia ha dovuto subire molto arrivi diretti, ma poi grazie a un lavoro significativo, questi sono diminuiti del 77%. La Francia non trae vantaggio dal sistema europeo, siamo un Paese verso il quale sempre più persone arrivano: nei primi mesi del 2018, l’Italia ha avuto 18mila richieste d’asilo, la Francia 26mila, quasi 100mila l’anno scorso, mentre l’Italia 129mila”.

Toni distensivi quelli del presidente del Consiglio Conte: “Sono lieto di aver visto Macron nella mia prima visita all’estero, lo ringrazio. Con il presidente abbiamo condiviso l’idea di lavorare insieme sulle principali sfide dell’Ue”.

“Il regolamento di Dublino deve cambiarie. L’Italia è contraria e sta preparando una proposta propria che non vede l’ora di condividere con gli altri partner in vista di formalizzarla alla prossima presidenza Ue austriaca”, ha aggiunto Conte.

Conte è tornato sulle polemiche dei giorni scorsi per la gestione del caso Aquarius. “Ci sono stati dei giorni un po’ turbolenti, è stato un momento di particolare tensione per l’Italia, nostro primo obiettivo è stato mettere in sicurezza la nave e le persone sulla nave. Abbiamo offerto subito il nostro supporto logistico, e abbiamo gestito un momento di difficoltà con la massima determinazione. Con Macron c’è una perfetta intesa, c’è stata una telefonata in cui ci siamo perfettamente chiariti”.

Il presidente francese si è mostrato scettico rispetto all’asse dei “volenterosi” per far fronte all’arrivo massiccio di migranti, proposto dall’Austria con Germania e Italia: “Diffido di queste formule che non ci hanno portato mai tanta fortuna nella storia. Sono un democratico cui preme la sovranità dei popoli e delle norme Un Paese ha dei capi do Stato e di Governo, l’Italia ha un capo di Governo. Se i Paesi si mettono d’accordo è a questo livello, è quello che prevedono le nostre Costituzioni. Quindi lavoreremo tutti insieme e io lavorerò con il mio amico italiano Giuseppe Conte”.

“Per quanto riguarda l’asse dei volenterosi, ha ribattuto il premier Conte, condivido le parole dell’amico Macron. Io però vorrei un asse dei volenterosi che abbracci l’intero arco dei paesi europei. È quello a cui miriamo”.

Il presidente del Consiglio italiano ha annunciato un vertice Italia-Francia in autunno, a Roma, “per rafforzare la cooperazione”.

Ernesto Ferrante
Giornalista professionista, editorialista, appassionato di geopolitica