Vladimir Putin, Giuseppe Conte

Il 23-24 ottobre, il primo ministro italiano Giuseppe Conte è stato a Mosca in visita ufficiale. Il premier italiano è stato accolto al più alto livello diplomatico, con una banda militare, dal momento che si è trattato della prima visita di Conte in Russia come capo del governo italiano.

Conte ha avuto due colloqui ufficiali, con il presidente russo Vladimir Putin e con il primo ministro Dmitri Medvedev. Nonostante siano passati diversi giorni dalla fine della visita, le pubblicazioni sui colloqui tra i leader dei due Paesi continuano a comparire nei media russi. Secondo il servizio stampa del Cremlino, sono stati discussi problemi internazionali di attualità, come la situazione in Siria e in Libia e, ovviamente, le prospettive per lo sviluppo della cooperazione bilaterale.

I media russi si sono concentrati sul fatto che, nell’agenda di Putin e Conte, le questioni economiche sono state il punto principale. Insieme al primo ministro italiano sono andati in Russia anche uomini d’affari, e dopo i colloqui sono stati firmati molti documenti importanti. Entrambe parti sono anche interessate a progetti comuni nel quadro della direzione “Made with Italy”.

I due presidenti hanno parlato anche con i rappresentanti di aziende italiane (in Russia, ve ne sono almeno cinquecento). Secondo la compagnia televisiva russa NTV, “L’energia è in prima linea nella cooperazione: sia gli idrocarburi tradizionali (abbiamo diversi progetti di sviluppo congiunti per campi) sia l’alta tecnologia atomica. La Russia sta costruendo un reattore sperimentale in Italia su commissione degli scienziati italiani”.

Per quanto riguarda la questione dell’immigrazione, la Russia ha mostrato solidarietà con la posizione dell’Italia: “Quando l’Italia rifiuta di accettare nuovi gruppi di migranti, Roma viene accusata di mancanza di umanità. Ma l’Unione Europea in questa situazione sta ‘umanizzando’ a spese degli altri, senza rendere all’Italia e alla vicina Grecia assistenza sostanziale” ha detto la NTV. Quasi tutti i mass media russi, a parte quelli dichiaratamente filo-americani, criticano Bruxelles.

Anche in Russia è stata posta una soluzione al problema dei migranti musulmani con i successi dei militari e diplomatici russi in Siria. Prima si fermerà la guerra in Siria, prima inizierà il deflusso dei migranti dall’estero; o perlomeno, non vi saranno più scuse degne per accettare sul continente nuovi emigranti musulmani che “fuggono dalla guerra”.

A sua volta, poi, la Russia è stata lieta di ascoltare le critiche di Conte al regime delle sanzioni anti-russe. Nel suo discorso in una conferenza stampa congiunta, il primo ministro italiano ha toccato il tema delle sanzioni, sottolineando che non vede alternative all’attuazione degli accordi di Minsk sul Donbass.

Il famoso giornale russo Ekspert, in un articolo del 29 ottobre, riassume: “Rispondendo a una domanda diretta di un giornalista italiano sulla possibilità di imporre il veto sull’estensione automatica delle sanzioni economiche contro la Russia da parte dell’UE, il primo ministro ha dato una risposta evasiva: ‘Vorremmo non prendere decisioni ora. Le prenderemo a tempo debito'”.

Ekspert valuta in modo pragmatico e molto scettico le possibilità del governo Conte di uscire dal regime delle sanzioni: “Il nuovo governo italiano, formato dagli euroscettici, non ha fretta di rompere i legami con l’UE, credendo giustamente che possa ricevere fondi da essa per la realizzazione delle promesse elettorali”.

Lo scetticismo russo verte anche sulle intenzioni di Bruxelles nei riguardi di Roma: i funzionari europei usano il ricatto, criticando gli italiani su punti sui quali tendono ad essere più indulgenti con altri Paesi (ad esempio, in materia di deficit di bilancio) e criticando anche Matteo Salvini, uno dei principali politici euroscettici.

Il presidente Putin, in una conferenza stampa, rispondendo a una domanda sui titoli di Stato italiani e se la Russia accetterà di acquistarli, ha affermato: “L’economia italiana ha basi solide, confidiamo in ciò che il governo italiano fa in generale”. Pertanto, non si può escludere che questa idea di Salvini dell’acquisto dei titoli di Stato italiani da parte della Russia possa essere implementata abbastanza presto. È difficile interpretare le parole di Putin altrimenti.

“Oggi la Russia, riassume Ekspert, si sta liberando attivamente degli investimenti nel debito nazionale degli Stati Uniti. Oltre al pericolo di perdere le riserve, se gli americani li avessero congelati sotto qualche pretesto, sarebbe stato piuttosto strano finanziare un Paese che perseguiva una politica anti-russa. Un possibile investimento nel debito nazionale italiano svincolerà le mani dei sostenitori del riavvicinamento alla Russia nel governo italiano”.

Alla luce di ciò, il ritiro dell’Italia dal regime delle sanzioni anti-russe sarà solo l’inizio di una nuova cooperazione reciprocamente vantaggiosa. I russi si aspettano che l’Italia ottenga sostegno riguardo alle sanzioni, alla realizzazione di progetti strategici sull’energia e altro ancora.

La Russia, infatti,  offre gas naturale a un prezzo molto più basso rispetto al gas liquefatto americano – e, allo stesso tempo, gli europei non pongono ultimatum politici, come fanno invece gli Stati Uniti. Un altro interesse russo è la tecnologia italiana, mentre gli italiani sperano di riportare le esportazioni allo stesso livello di prima dell’imposizione delle sanzioni contro Mosca.

Pertanto, la visita di Giuseppe Conte (e, prima di lui, di Matteo Salvini, arrivato a Mosca il 19 ottobre per partecipare a un forum sul lavoro e, possibilmente, anche per incontrare informalmente i leader russi, preparando così il terreno per la visita di Conte) non è stato tempo sprecato. Secondo le ultimissime notizie, inoltre, Putin si sta preparando a sua volta per una visita in Italia.

Silvia Vittoria Missotti