Giuseppe Conte, Coronavirus

“Il rischio di contrarre questo virus (#COVID19)? Zero, perché il virus non circola. Le gente in giro con le mascherine? Sarà per l’inquinamento. Una cosa che vorrei criticare sono questi allarmi continui.

Roberto Burioni sul Coronavirus, 2 febbraio 2020


Il noto medico, accademico, immunologo e divulgatore scientifico ha preso una palese cantonata, poi ritrattata, spiegando che le autorità europee escludevano il rischio dell’arrivo del virus in Europa a febbraio. Ed egli, semplicemente, si era associato alle dichiarazioni. Curioso per uno scienziato.

Contro il corona Vairus.

Luigi di Maio, Ministro degli Esteri, 12 febbraio 2020.

In una conferenza stampa, il titolare della Farnesina pronuncia la parola Virus all’inglese vairus. La tentazione di fare l’americano è sempre dietro l’angolo, peccato che virus sia una parola latina, Signor Ministro.

I tre cosiddetti cosiddetti positivi al coronavirus in Lombardia o sono dei falsari o dei fascioleghisti. In Toscana non abbiamo paura abbiamo gli anticorpi contro il virus e contro il fascismo. Hasta l’antibiotico siempre!!!

Enrico Rossi, Governatore della Toscana, 20 febbraio 2020.

Per fortuna si è trattato di un tweet fasullo, di una grande fake news montata ad arte. Infatti inseriamo questo tweet proprio per mettere in guardia dalle notizie false, e questa ne è la prova. Il Governatore toscano non ha mai pronunciato queste parole, fortunatamente.

Contro la #disinformazione, l’unica mascherina utile è quella della #cultura. Le Sardine, 22 febbraio 2020.

Anche in questo caso, una dose massiccia di stupidità si è riversata in un un’unica affermazione. Le mascherine, prodotto che ancor oggi scarseggia nel mercato, secondo le “Sardine” non servono, poiché l’unica arma per combattere il virus è la cultura. Ricordiamo inoltre il flashmob delle Sardine a Trieste con abbracci ai passanti per «combattere pregiudizi e violenza». Altro atto di incoscienza, che poteva portare altri contagi. Ed infine, presa coscienza del nulla fatto sinora, il 24 marzo, l’ultima chicca, rivolta contro le misure restrittive del Governo. “Coronavirus? Situazione simile al fascismo. Il vero virus è il razzismo”. Anche in questo caso ci chiediamo se Mattia Santori e sodali abbiano capito che si tratti di una pandemia globale, e non di un gioco, per quanto il no al razzismo, in tutte le circostanze sia doveroso.

Bisogna isolare i focolai ma non bisogna distruggere la vita o diffondere il panico. Quindi bisogna dare dei segnali di ripresa e rilancio, la cosa più importante è riaccendere l’economia del Paese con misure straordinarie, ma la prima è ricreare fiducia, speranza e collaborazione, ricostruendo le condizioni per riaccendere il motore dell’economia.

Nicola Zingaretti combatteva il Coronavirus così

Così Nicola Zingaretti, a Milano per un aperitivo con i giovani Dem sui Navigli, dove i locali hanno riaperto di sera dopo la chiusura per l’emergenza coronavirus.

Mi sembrava giusto, un bel gesto, raccogliere l’invito del sindaco Sala e del Pd di Milano. Un segnale molto chiaro di vicinanza e sostegno innanzitutto al Nord e a Milano che sta vivendo una fase molto difficile. Bisogna sconfiggere il virus seguendo la scienza.

Nicola Zingaretti, Segretario del Partito Democratico, 27 febbraio 2020.

Il Segretario del PD è stato additato dal quotidiano New York Times come “esempio da non seguire”. Difatti, minimizzando gli effetti del coronavirus, ha partecipato da un aperitivo affollatissimo nei navigli milanesi. Una figuraccia che lo ha portato ad essere tra i primi contagiati, di fatto, andando contro la scienza. Ripostato da Selvaggia Lucarelli, l’effetto boomerang della scrittrice ha spinto altre centinaia di persone di case ad uscire di casa. Il duo del male, potremmo definirli in questo caso. Sprovveduti ed incoscienti.

Ieri ho consegnato al presidente Conte una proposta della Lega per il ‘decreto sblocca cantieri’: occorre aprire cantieri e lavorare. Conto che entro oggi il presidente del Consiglio mi dia una risposta positiva.

Matteo Salvini, 27 febbraio 2020.

Abbiamo portato al tavolo la voce di medici, sindaci, lavoratori che chiedono misure drastiche subito senza eccezioni. Chiudere tutto adesso, salvando i settori strategici, per ripartire sani fra poco. Ma la risposta è stata no.

Matteo Salvini 10 marzo 2020.

Aprire o chiudere tutto per combattere il Coronavirus? Come sempre, tutto il contrario di tutto per l’ex Ministro degli Interni.

Può durare un altro po’ questo virus? Se il risultato è la vivibilità delle strade, io ci metterei la firma.

Michela Murgia, scrittrice, 27 febbraio 2020.

Una battuta talmente banale quanto infelice quella della scrittrice sarda, a giudicare dalle migliaia di morti che ogni giorno il mondo annovera a causa del Coronavirus, e della lotta senza quartiere intrapresa dal nostro Paese. Evidentemente, i problemi della scrittrice non sono quelli della gente comune.

Ordinanza shock del Sindaco di Malvito (CS). Arresto per chi arriva o ha transitato dalla zona rossa di Lombardia e Veneto se sorpreso nel suo Comune”. Malvito, 27 febbraio 2020.

Quest’ordinanza, ha titolo esemplificativo, poi ritrattata, descrive perfettamente il clima dei giorni di fine febbraio 2020. Il terrore di essere infettati dal virus presente nel nord Italia da parte delle regioni del Sud. Gli amministratori locali che vietano l’ingresso, prevedono sanzioni, alimentano odio contro i provenienti dalla zona rossa. Peccato che a breve, tutta l’Italia sarebbe divenuta zona rossa. E che le follie giuridiche hanno le gambe corte.

Li abbiamo visti tutti i cinesi mangiare i topi vivi.

Luca Zaia, Governatore del Veneto, 28 febbraio 2020.

Il Governatore, ancora ignaro dell’emergenza che lo stava per attendere, si sfoga contro le condizioni igienico – sanitarie di alcuni ambienti cinesi. Frase poco corretta per un Presidente di Regione, che sarà costretto a ritirare subito dopo, seguita da un mare di polemiche. Ad ogni modo, tuttora sta dimostrando di saper gestire in maniera egregia l’emergenza in Regione Veneto, e si conferma interlocutore di riferimento per il Governo centrale.

Conferenza di stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Vengono divulgate le bozze del decreto ai giornalisti. L’otto marzo, fuga dalla stazione di Milano verso il sud.

7 – 8 marzo 2020, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma.

A causa di un pasticcio comunicativo, vengono divulgate in anticipo le bozze del decreto che imporrà quarantena e restrizioni dall’8 marzo, in vigore dal giorno dopo. Questo causerà la fuga dei cittadini dalla stazione di Milano verso il sud per scappare alle misure restrittive. Scene mai viste, dovute ad un pasticcio della comunicazione ancora tutto da chiarire. Consola il fatto che a Parigi, poco tempo dopo, sono accadute le medesime cose. Malgrado ciò, queste fughe hanno veicolato il virus nelle regioni del Sud Italia, ancora poco presente. Errori simili non sono solo una figuraccia, ma un grave rischio per la salute dei cittadini. Le fughe sono continuate fino al 13 – 14 marzo, poi definitivamente stoppate.

Stiamo preparando un nuovo provvedimento: i principi sono pieno sostegno di risorse al sistema nazionale sanitario, alla Protezione civile, mitigazione del virus, in secondo luogo sostegno al lavoro. Come anticipato nessuno perderà il lavoro per il Coronavirus, Poi sostegno alla liquidità per famiglie e imprese, infine interventi sulle scadenze fiscali

Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze, 10 marzo 2020.

Non avremmo mai voluto inserire questa asserzione da parte del Ministro Gualtieri in questo bestiario. Purtroppo, il Ministro ignorava che i licenziamenti siano iniziati ben prima della conferenza stampa del 10 marzo. Parimenti, con la chiusura quasi totale delle attività del Paese, nulla sarà più come prima. Alcune attività non riapriranno mai più, colpite da una crisi senza precedenti. Come poteva pensare il Ministro che nessuno avrebbe perso il lavoro a causa del virus? Mistero.

In questi giorni non si trova roba. Gli spacciatori sono chiaramente scomparsi. I rifornimenti sono chiaramente bloccati. Zero fumo, erba, coca, eroina. I tossicodipendenti ma anche chi ne fa un uso abituale, anche solo ludico, stanno subendo contraccolpi fisici e psichici notevoli. I medici sono surclassati da richieste di aiuto. Tra le tante cose che questa pandemia ci fa capire è il valore dell’antiproibizionismo e che il proibizionismo ha anche degli effetti sociali devastanti.

Christian Raimo, 17 marzo 2020, insegnante, giornalista e scrittore.

Ci chiediamo che esempio possa dare ai suoi alunni un insegnante che si preoccupa dello spaccio, alimentando la cultura della morte. Tra tutte le categorie di persone che risentono delle misure restrittive della quarantena, lo scrittore sceglie proprio spacciatori e tossicodipendenti. Nessuna parola per diversamente abili, disabili psichici, ciechi, o semplicemente bambini e anziani. Il docente, si preoccupa della droga. Anch’egli, vive in una dimensione parallela. Le rivolte sociali (subito disinnescate) sono state nel Sud Italia per il cibo, non per la droga. Forse, Raimo lo ignora?

Le donne meno colpite dal Covid-19 guideranno la società del futuro.

Elena Stancanelli, scrittrice, 27 marzo 2020.

Curiosa l’opinione di questa scrittrice. Invece di essere solidali, e di uscirne rafforzati, l’uomo e la donna dovrebbero scontrarsi e poi, la seconda categoria dovrebbe soccombere, poiché la società del futuro sarà femminile. Paradossale e assurda quanto pericolosa, questa asserzione.

L’epidemia può essere il rimedio migliore per il nostro disturbo narcisista.

Luigi Cancrini, psicoterapeuta, 28 marzo 2020.

Quindi non stiamo affrontando una pandemia globale, ma un disturbo narcisista. Parole che lo psicoterapeuta usò anche per Silvio Berlusconi. Invece di auspicare la fine dell’epidemia, il professore parla di narcisismo. Siamo sicuri che sappia cosa stia accadendo nel mondo?

Gli esseri umani sono il vero virus, è ora di cambiare.

Sandro Veronesi, scrittore, 29 marzo 2020.

Anche lo scrittore Veronesi si scaglia contro l’umanità. Stranamente, sono proprio certi scrittori a provare meno sentimenti nei confronti di una tragedia che sta colpendo il nostro Paese. Anche lui, vive un’altra realtà, evidentemente. Personalmente, non ritengo di essere un virus, tutt’altro, caro scrittore.

I vegani hanno meno possibilità di essere contagiati […]il sistema immunitario di un vegano è molto più elevato rispetto a chi mangia carne.

Daniela Martani, attivista vegana, 31 marzo 2020.

Curiosa la tesi di un’attivista che parla di una possibile “immunità” per chi segue la dieta vegana, sostenendo che ci mangia carne abbia meno possibilità di ammalarsi. Una teoria priva di alcuna valenza scientifica, che ha suscitato un mare di polemiche. Attenzione, poiché esiste anche il rischio di emulazione. Seguite sempre i canali ufficiali, quelli del Ministero della Salute, non quelli fai – da – te, privi di fondamento.

Queste, ad oggi, sono le bestialità pronunciate tra febbraio e marzo. Un mix di incoscienza, spavalderia, vita in una dimensione parallela. L’unico auspicio è che la pandemia passi in fretta, che i malati guariscano e che il mondo possa tornare gradualmente alla vita precedente. Tuttavia, ricordiamoci di chi, pur di apparire e avere venti secondi di gloria, ha pronunciato certe parole. Ci saranno utili in tempo di pace e serenità.