Dalla notte di sabato 22 febbraio è scattato il coprifuoco su un’ampia fetta di territorio italiano a causa del contagio da Coronavirus. La settimana che si è appena conclusa ha visto schizzare le statistiche dell’Italia in vetta all’Europa. Con 150 casi e tre vittime, siamo il paese maggiormente colpito dal Covid-19 nel vecchio continente. Emergenza che ha costretto il governo ad adottare misure drastiche: nelle città colpite dall’epidemia divieto di uscita e di entrata e sospensione di tutte le attività pubbliche, comprese quelle lavorative per due settimane.
Stamattina le scuole sono rimaste chiuse in sei regioni del paese: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e saranno chiuse per almeno una settimana. Mentre i decessi, rispetto a domenica sono saliti a cinque, un uomo di 84 anni ricoverato al nosocomio San Giovanni XXIII di Bergamo e un uomo di 88 anni di Caselle Lanne in Lombardia si aggiungono agli italiani caduti per il virus. Nel pomeriggio sono state rinvenute altre due vittime: si tratta di un uomo di 80 anni di Castiglione d’Adda, che era stato portato dal 118 all’ospedale di Lodi per un infarto, poi trasferito all’ospedale Sacco di Milano. La settima vittima è invece un paziente del Sant’Anna di Como, già in dialisi per patologie croniche. Gli infetti salgono invece a 229, dato reso pubblico dal Commissario per l’Emergenza Angelo Borrelli
Quella del 23 febbraio è stata una domenica non facile per la Lombardia e Milano: i supermercati e i centri commerciali sono stati presi d’assalto dalle folle preoccupate di fare scorta di generi alimentari e sanitari. Sempre nella giornata di ieri ha generato un certo allarme la “fuga” del ragazzo di Lodi e della sua famiglia nella città d’origine. La famiglia del ragazzo ha deciso deliberatamente di tornare ad Avellino nella casa di alcuni parenti stretti, rischiando la diffusione ulteriore dell’epidemia. In generale si ravvisano due fattori molto importanti nell’emergenza: lo scarso senso civico di molti italiani e una certa disinformazione e terrore, dilagato a causa di un’opera di sensibilizzazione sul tema non affrontata nei tempi giusti. Per molti connazionali sembra che il nostro paese stia per affrontare la guerra nucleare per entrare ben presto in un mondo post-atomico tipico di alcuni racconti distopici e di fantascienza. Un’altra conseguenza della sottovalutazione del fenomeno Coronavirus.
Le novità di questo lunedì riguardano principalmente l’individuazione di un collegamento tra i contagiati della Lombardia e quelli del Veneto, dovuto a un agricoltore di Vò (Padova) che è un frequentatore del bar del lodigiano, dove è partito il primo focolaio. Quanto alle attività pubbliche il governo starebbe pensando seriamente all’ipotesi di bloccare tutti i campionati sportivi, compresa la Serie A di calcio, almeno per il prossimo fine settimana.