vaccini: anti-covid: la Russia ne produrrà ben tre

A quasi un anno dall’inizio della pandemia di coronavirus, diversi paesi hanno avviato studi per la ricerca di un vaccino. Alcuni di questi studi si sono rivelati efficaci, e sono risultati nella produzione dei primi vaccini.

Il primo vaccino per la prevenzione del Covid-19 registrato al mondo è lo “Sputnik V”, prodotto dal Centro di ricerca Gamaleya di Mosca. Questo vaccino è stato registrato l’11 agosto e gli studi clinici post-registrazione sono iniziati il 7 settembre. L’assunzione di questo farmaco preventivo consiste nella somministrazione di due dosi con un intervallo di tre settimane. L’amministratore delegato del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF) Kirill Dmitriev, ha riferito che lo Sputnik V ha un’efficacia del 95% e che il Fondo ha già ricevuto richieste da più di venti paesi per l’acquisto di un miliardo di dosi.

Al momento, la Russia è pronta a iniziare a fornire il vaccino al mercato internazionale attraverso partnership con produttori in India, Cina, Corea del Sud, Brasile e altri quattro paesi. Il RDIF e i suoi partner hanno iniziato la produzione dello Sputnik V in forma secca ad una temperatura di conservazione compresa tra i +2 e i +8 gradi Celsius, il che consente di consegnarlo anche in zone difficili da raggiungere, compresi i tropici. Il costo per una dose sul mercato internazionale sarà inferiore a dieci dollari. 

Per quanto riguarda l’Unione Europea, l’Ungheria è stato il primo paese ad esprimere la richiesta di produzione di questo vaccino, ed è stato anche il primo a riceverne le prime dosi. Al momento, il RDIF sta valutando la possibilità di avviare la produzione dello Sputnik V anche in Germania. “Questa settimana ci aspettiamo una visita di una numerosa delegazione dalla Francia e stiamo lavorando con un gran numero di paesi europei. Forse produrremo il nostro vaccino anche in Germania,” ha detto Dmitriev all’agenzia di stampa russa TASS.

Nonostante le sanzioni, il RDIF non rifiuterà di collaborare con l’Unione Europea, anche se Dmitriev ha riconosciuto che si tratterà di un mercato difficile per la parte russa: “Abbiamo ricevuto una domanda di approvazione da parte dell’European Medical Association il 22 ottobre di quest’anno e seguiremo il processo.” Il vaccino Sputnik V sarà anche il primo ad essere registrato in Israele, come affermato dal CEO dell’Hadassah Medical Center di Gerusalemme, Zeev Rotstein. In precedenza, Israele avrebbe già ordinato circa 1,5 milioni di dosi del vaccino russo. La vaccinazione su larga scala in Russia è prevista dal 2021 e secondo la normativa vigente sarà su base volontaria.

Ma lo Sputnik V non è l’unico vaccino anti-Covid in produzione in Russia. Il 14 ottobre, il presidente Vladimir Putin ha annunciato la registrazione di un secondo vaccino, chiamato “EpiVacCorona”, che è stato sviluppato a Novosibirsk dal Centro di ricerca “Vector” del Rospotrebnadzor (il Servizio federale russo di sorveglianza della protezione dei diritti dei consumatori e del benessere umano). Questo vaccino si differenzia dal precedente in quanto non vettore (ovvero basato su vettori adenovirali umani), ma peptide (ovvero include una proteina prodotta sinteticamente). Anche la registrazione di un terzo vaccino russo non è lontana. Si tratta di un vaccino attualmente in fase di sviluppo presso il Centro Chumakov di Mosca e il cui principio di funzionamento differisce da quello dei due vaccini precedenti. Si tratta infatti di un virione interno, basato sullo stesso virus SARS-Cov-19 appositamente elaborato: il virus in questo caso non ha proprietà infettive, ma conserva la sua capacità di indurre una risposta immunitaria. 

Aleksandr Khokhlov, membro corrispondente dell’Accademia delle Scienze russa e capo del dipartimento di farmacologia dell’Università statale di Yaroslav, ha affermato: “Gli scienziati hanno fatto un grande passo, hanno creato tre diversi vaccini. E ognuno di essi è unico, non si ripetono l’un l’altro. Questo apre ulteriori opportunità per raggiungere una categoria più ampia di pazienti. I molti studi che saranno condotti mostreranno alcuni corridoi di età, indicazioni e controindicazioni. E avremo sempre una scelta”.

Nel frattempo, sono iniziate le sperimentazioni post-registrazione di “EpiVacCorona”, mentre la produzione del terzo dei tre vaccini russi potrebbe iniziare nei primi mesi del 2021. 

Silvia Vittoria Missotti