
Il problema della questione jihadista nel mondo contemporaneo è connesso alle sfide più cruciali della nostra epoca. Interessa i conflitti fra grandi potenze non meno dei rapporti di queste con le specificità della civiltà islamica, si muove lungo il fiume in piena delle immigrazioni di massa che coinvolgono il continente eurasiatico e vampirizza le esistenze di quelle “vite di scarto” che l’Occidente ingoia e moltiplica nel suo vortice di disintegrazione dei tessuti sociali.
Il jihadismo in qualche modo precede questi fenomeni, ma si palesa con pienezza in sincronia con gli eventi degli ultimi anni. Sarebbe assai difficile comprendere questo senza riflettere sulla storia musulmana, su come i popoli del Vicino Oriente abbiano subito un’aggressione coloniale (e culturale) incessante da ben due secoli da parte dell’imperialismo occidentale. Fondamentalismo, reazione al colonialismo, lotte fratricide, settarismi socioculturali: l’eterodirezione della lotta armata è alla base di quello che oggi chiamiamo “il fenomeno jihadista”, che con la guerra in Siria e l’avvento dell’ISIS compie un “barbarico” salto in avanti.
L’incontro avrà come relatori Paolo Sensini (storico, autore di “ISIS. Mandanti, registi, attori del “terrorismo” internazionale” – Arianna Editrice), Filippo Bovo (giornalista, autore di “ISIS. Una minaccia all’Islam” – Anteo Edizioni) e Guglielmo Cevolin (giurista, docente presso l’Università di Udine e presidente di Historia. Gruppo studi storici e sociali di Pordenone).
L’incontro-dibattito avrà luogo nella Sala Marco Biagi-Baraccano di via Santo Stefano 119 il 28 Gennaio 2017 alle ore 16. Ingresso libero.
