Giovedì, a Milano, c’erano proprio tutti. I leader dei principali partiti dell’ultra-destra europea si sono riuniti presso il Mico, l’auditorium della fiera di Milano. L’occasione è il convegno dell’ENF, l’Europa delle Nazioni e della Libertà, il gruppo politico che nel Parlamento europeo raccoglie gli euroscettici di destra. L’ENF nasce il 15 Giugno 2015 affiancandosi all’Alleanza Europea per la Libertà, partito esistente già dal 2010. L’incontro di Giovedì ha avuto, almeno per i suoi partecipanti, un significato importante: è stato il primo raduno in assoluto dell’ENF e, soprattutto, nella settimana in cui il sistema Schengen è stato messo in seria discussione. Si, perché “Se un governo di sinistra come la Svezia – spiega un energico Matteo Salvini – decide di espellere 80mila persone a cui ha negato la richiesta d’asilo, rispedendole a casa, significa che Schengen è morto, finito”.

Come detto, al meeting c’erano tutti maggiori esponenti dell’euroscetticismo e non è mancata Marine Le Pen, leader del Front National. Accolta come una vera e propria star dai sostenitori leghisti presenti all’incontro, la Le Pen ha rincarato la dose affermando che “Schengen va contro gli interessi degli europei”. “Schengen è morto” dunque, quasi un’eco del nietzschiano annuncio della morte di Dio ne “La Gaia scienza”. Per Salvini e Le Pen, sarebbe una liberazione. Libertà dagli onerosi vincoli europei che strozzano le imprese e le aziende nazionali. Meno regole quindi, fine della moneta unica, e possibilità di maggiori accordi commerciali bilaterali fra singoli stati.

Oltre al “tema Schengen”, è stato trattato ovviamente il “tema immigrazione”, a riguardo del quale Salvini e la Le Pen in particolare, hanno paventato l’ipotesi del complotto, tanto da sostenere l’idea che sia tutto un progetto studiato al fine di “sostituire i popoli europei con chi si fa pagare tre euro l’ora”. La leader del Front National non ha poi fatto mancare gli attacchi all’Islam, portatore di guerra, con il compare Salvini che ha rincarato sostenendo che la religione islamica “non è una religione normale come tutte le altre”.

Nel frattempo, nel salone dell’auditorium, tra una Le Pen ed un Salvini, c’è stato spazio anche per gli altri leader ultra-conservatori accorsi alla rimpatriata. Da menzionare assolutamente il triste siparietto di Tom van Grieken, del Vlaams Belang, il partito dell’ “Interesse Fiammingo”, che ad un certo punto del suo discorso ha arringato i presenti con un bel “camerati”. Applausi da alcuni leghisti, con un Salvini che a stento tratteneva l’imbarazzo.

Il giovane leader fiammingo ha cercato il salvataggio in corner esprimendo la sua contentezza per il fatto di essere ospite nella “meravigliosa Padania”, con successivo boato dei giovani leghisti nostalgici del secessionismo di bossiana memoria. Sono comparse poi, anche le nuove magliette con la scritta “Più Salvini, più Le Pen”, che si andranno dunque ad aggiungere alle felpe toponimiche del leader leghista. Dopo i discorsi di Salvini e Le Pen dunque, gaffe e poco altro.

Sta di fatto però che punti fondamentali del progetto dell’ENF sono stati chiariti. Maggiori controlli alle frontiere dunque, rimpatrio per i migranti che non siano profughi di guerra, fine dell’euro e dell’ “Infamia di Schengen”. E poi, tutela della cultura occidentale, delle tradizioni e della radice cristiana dell’Europa contro l’invasore islamico.

Fuori dal centro congressi tuttavia, non si è fatta attendere la protesta contro il meeting dell’ “Internazionale nera”. Esponenti dei centri sociali hanno infatti manifestato contro l’arrivo dei leader dell’ultra-destra, in particolare contro la Le Pen. La leader del Front National è stata accolta con una bella quantità di letame portata dagli attivisti della rete “Milano meticcia e antirazzista”. Salvini ha definito queste persone come degli amici degli islamici che uccidono le donne in piazza, e ha continuato affermando che le persone per bene stavano all’interno dell’auditorium.

Tra programmi, proteste e gaffe, comunque, la posizione della Lega come capolista del fronte anti-Renzi e anti-PD si è sicuramente rinsaldata al termine di questo incontro. Le vicende politico-giudiziarie che hanno riguardato il M5S nelle ultime settimane hanno fatto scendere nei sondaggi il movimento pentastellato e la Lega vuole sicuramente cavalcare l’onda del malcontento fra gli elettori grillini. Matteo Salvini, poi, sempre dal meeting del ENF, ha rivendicato il ruolo della Lega come nuovo difensore dei lavoratori trascurati da Matteo Renzi e dalla sinistra. “Ci sostituiamo anche a quelle cosiddette sinistre che di lavoro non si occupano più; si occupano però di tutelare i loro amici banchieri” ha riferito Salvini al sito agiellenews.it. Le forze di sinistra sono avvisate.

Articolo di Federico Gonzato