viola carofalo, sinistra radicale

Viola Carofalo, capo politico della lista della sinistra radicale Potere Al Popolo, ha condannato l’espulsione dei due diplomatici russi dall’Italia, decretata dal governo dimissionario di Paolo Gentiloni: “il governo dimissionario del PD coinvolge l’Italia nell’isteria anti-russa” ha dichiarato sul sito ufficiale di PAP.

Nel comunicato si legge che quella avallata dal governo italiano sarebbe “un’escalation di rotture promossa dal governo USA e da quello della Gran Bretagna che rende più concreti i rischi di guerra, che di anno in anno si fanno più consistenti. Scandaloso l’allineamento immediato della UE alla NATO”.

“Il parlamento intervenga subito e fermi Gentiloni e Alfano. In queste elezioni sono state elette forze parlamentari come i 5 Stelle che sostengono di essere in “discontinuità” con le altre forze politiche di centrodestra e di centrosinistra. Ci dimostrino di essere davvero forze pacifiste e slegate dagli interessi delle imprese belliche, di “ripudiare la guerra” come dice la nostra Costituzione” continua la Carofalo, che promette: “Potere al Popolo continuerà a battersi per politiche di pace e di dialogo, per il taglio delle spese militari, per l’uscita del nostro paese dalla NATO, alleanza che ci opprime, riduce le risorse destinate al sociale e alla cooperazione e ci espone a odii e ritorsioni”.

La posizione della Carofalo è condivisa dal Partito Comunista Italiano, che affida al responsabile del Dipartimento Esteri la propria voce in merito all’argomento: “Il PCI – si legge – esprime la propria, massima, preoccupazione per l’accentuarsi dell’aggressività dei governi e degli Stati imperialisti contro la Russia e contro la Presidenza Putin. L’espulsione degli oltre cento diplomatici russi da ben 21 Paesi, che vanno ad aggiungersi ai 23 già espulsi dal governo della Gran Bretagna, rappresenta una tra le più gravi crisi diplomatiche della storia recente ed è, insieme, il segno probante di una nuova “guerra fredda” che buona parte dell’occidente capitalistico, sotto l’evidente influenza generale della NATO, scatena contro Mosca”.

Giannini con un lungo articolo spiega che molti osservatori politici avrebbero evidenziato sostanzialmente l’assenza di prove tangibili di un coinvolgimento di Putin, ricordando che Skripal era un agente doppiogiochista arrestato 12 anni fa e rilasciato 8 anni fa da Mosca in un’operazione di scambio di agenti con Londra.

Il provvedimento governativo di Gentiloni è stato stigmatizzato anche da Rifondazione Comunista, il segretario Maurizio Acerbo ha pubblicato una breve nota sul sito di RC: “È pazzesco che il governo italiano si accodi a un‘escalation russofoba che danneggia gli interessi del nostro paese e della stessa Europa. La decisione di espellere i due diplomatici non ha nulla a che fare con la democrazia e i diritti umani.

Invece di andare dietro alla campagna di Theresa May a cui non dà credito nemmeno Corbyn, i governi europei avrebbero dovuto espellere i diplomatici di Erdogan che dopo aver distrutto la democrazia in Turchia ha potuto in queste settimane invadere il territorio della Siria e massacrare curdi con la complicità di UE e Nato.

È interesse dell‘Italia e dell‘Europa lo sviluppo di relazioni positive con la Russia che favoriscano disarmo e cooperazione economica.
Anche quando gestisce soltanto gli affari correnti il PD fa danni”.

Non si riscontrano invece dichiarazioni o comunicati da parte del Partito Comunista sul caso Skripal e sui provvedimenti del governo.