Militari e Diritti

A quasi un anno dalla sentenza della Corte Costituzionale, ancora non si è avviato l’iter parlamentare che dia al mondo militare la possibilità di costituirsi a sindacato. Dopo l’incontro dello scorso febbraio alla IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati i colloqui tra gruppi sindacali e le istituzioni politiche sembrano aver subito una brusca frenata. L’ultimo incontro aveva evidenziato la discrepanza di opinioni all’interno delle stesse rappresentanze sindacali sull’impianto della nuova legge, che aveva suscitato alcune polemiche tra sigle diverse sulla specificità dei sindacati (ovvero se debbano rappresentare un corpo militare soltanto o possono essere interforze).

Il Siulm, praticamente il primo sindacato militare costituitosi in Italia ha rilasciato un comunicato stampa nella quale vengono sollecitate le istituzioni pubbliche e la politica a prendere in fretta una soluzione definitiva e avviare l’iter parlamentare e legislativo.

«BASTA AMBIGUITA’, LA POLITICA ED I PARTITI SI ASSUMANO LE LORO RESPONSABILITA’ CON CHIAREZZA.
Dopo anni di negazioni ed ambiguità, finalmente, una PDL sui Sindacati militari, ampiamente discussa e commentata anche dagli addetti ai lavori, si accinge a cominciare il suo percorso emendativo, prima in Commissione e poi in aula.
È curioso come ora, solo dopo la chiusura delle audizioni in Commissione Difesa, in cui si sono registrati tentennamenti, assenze e mal di pancia verso una legge che può dare vere tutele e diritti su lavoro e salute a tutti i militari, taluni soggetti politici si sveglino dal proprio torpore istituzionale, chiedendo ancora tempo per addivenire a soluzioni condivise o per presentare presunte proposte alternative, dopo essere stati sordi nella precedente legislatura e poco o nulla partecipi durante le audizioni.

E’ IL MOMENTO DI SCELTE CHIARE.
I singoli partiti dicano se vogliono una vera legge, se vogliono una legge che recepisca molto di quanto hanno chiesto i vertici, se stanno veramente dalla parte dei militari tutti con una legge che migliora le loro condizioni di vita e di lavoro.
Il SIULM, come dal primo giorno, ha proposto e sottoposto a tutti i gruppi Parlamentari le proprie osservazioni, non omettendo mai di considerare quanto di positivo poteva essere rilevato dall’esame delle due PDL in campo (Corda e Tripodi) e rilevando gli aspetti da migliorare.
Coerentemente ribadiamo, confermiamo e rafforziamo il giudizio positivo su quello che oggi è proposto come testo base invitando tutti i partiti a dare il loro contributo per una approvazione con il voto parlamentare più ampio possibile ed in tempi brevi.
Ci preoccupano molto i contenuti dell’ultima riunione della Commissione Difesa dove POLITICI TENTENNANTI, AMBIGUI, FANTASMI E CONTRARI SUL TEMA DIRITTI SINDACALI DA ANNI, sembrano sposare le dure richieste limitative dei vertici (legittimamente poste ma certo ed in gran parte non condivisibili), di fatto dimostrando di voler svuotare o affossare la PdL 875 dell’On. Corda e altri.

BASTA GIOCHI SULLA PIÙ IMPORTANTE LEGGE PER IL PERSONALE DEGLI ULTIMI 40 ANNI.
Oggi, come abbiamo da tempo argomentato nel dettaglio, c’è solo una possibilità per ottenere un risultato storico e fino a qualche mese fa insperato, CHI LA VUOLE AFFOSSARE LO DICA E SE NE ASSUMA LA RESPONSABILITÀ POLITICA verso i militari e verso la sentenza 120/2018 della Corte Costituzionale.
Siamo e rimaniamo a disposizione di tutti i politici che abbiano davvero a cuore il futuro dello strumento sindacale militare, ben consapevoli di ciò che la storia politica ed istituzionale ci ha consegnato nelle mani, perché, di sicuro ogni proposta è migliorabile, ma una sintesi è indispensabile per lo scopo unico e principe per cui siamo nati: iniziare al più presto un percorso VERO E CONCRETO di tutela del personale con le stellette, cittadini in uniforme in attesa da anni di Diritti e Tutele.
Una cosa ci è anche molto chiara, chi attacca pesantemente la legge in esame NON vuole il sindacato per i militari e vorrebbe far perdere a tutti un occasione storica.
Più che i vertici ora possono e devono la politica ed i partiti.
SIETE DALLA PARTE DEI DIRITTI E TUTELE PER I MILITARI O NO ?

Il Direttivo Nazionale del SIULM»