Nel corso della rassegna militare IDEX-2017 a Dubai è stato rivelato che l’Iraq, nel pieno della sua campagna antiterrorismo contro l’ISIS, ha esteso alle autorità russe la richiesta di un nuovo, corposo invio di equipaggiamento militare avanzato.

La notizia ha poi trovato conferma nelle parole del Vicedirettore del Servizio Federale per la Cooperazione Tecnico-Militare, Aleksei Frolkin, che ha ammesso come il proprio paese stia valutando la richiesta di Bagdad e considerando quanti e quali sistemi d’arma siano più adatti alle necessità tattiche e operative delle sue forze armate.

Chi ha dimestichezza col mercato internazionale degli armamenti potrebbe ricordare molto bene come a più riprese la Russia abbia provveduto alla consegna di avanzati mezzi da combattimento russi al paese mesopotamico.

L’Iraq, recuperando la propria sovranità e sottraendosi alla castrante influenza degli Usa, ha provato a diversificare le proprie fonti di approvvigionamenti per la Difesa, rivolgendosi anche all’Egitto e all’Iran, ma Mosca, con la tradizione di rapporti non ostili con Bagdad e con la fama di produttore di armi efficaci ed economiche, rimase sempre la stella polare del “procurement” iracheno per le forze armate.

Paolo Marcenaro

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