Domenica 31 marzo si terranno le elezioni presidenziali in Ucraina. Tra alcune decine di candidati, un gruppo di 5-6 persone si è distinto fin dall’inizio. E tra questi, a loro volta, spiccano tre leader: l’attuale Presidente Petro Poroshenko, che è il più esperto politico ucraino, l’ex Primo ministro Yulia Tymoshenko e il conduttore televisivo e comico Vladimir Zelensky.

Vi è una certa similitudine tra Zelensky e il Movimento 5 Stelle italiano, in quanto l’immagine di Zelensky è stata chiaramente modellata sull’immagine di Beppe Grillo. La scorsa settimana, le agenzie sociologiche che registrano le preferenze elettorali dei cittadini ucraini hanno notato che il punteggio di Zelensky ha superato il 30%. Il punteggio di Petro Poroshenko è notevolmente inferiore, e quindi supera o scende al di sotto del 20%. Yulia Tymoshenko è al terzo posto.

L’Ucraina è uno dei due Paesi (insieme alla Moldavia) dell’ex Unione Sovietica in cui gli oligarchi hanno un’influenza enorme. Se in altri Paesi dell’ex Unione Sovietica gli oligarchi sono un elemento importante della politica, in Ucraina sono invece un pilastro basilare – nonostante il colpo di Stato Euromaidan, organizzato in Ucraina dalle forze della Germania e degli Stati Uniti, sia stato portato avanti con lo slogan della deoligarchizzazione.

Tuttavia, oltre cinque anni dopo il colpo di Stato del 21 febbraio 2014, l’influenza degli oligarchi ucraini è aumentata notevolmente, così come la loro ricchezza. La BBC britannica ha confermato i dati degli analisti: in un anno al potere in Ucraina (vale a dire, a partire da maggio 2015) le fortune di Petro Poroshenko sono aumentate di sette volte.

L’opposizione ucraina e il portale internet “Vesti” dichiarano lo stesso: “… A partire dal 15 dicembre (2018, ndr), le entrate dichiarate da Poroshenko dall’inizio del 2018 sono pari a 198 milioni di grivnie (la moneta ucraina, ndr). Tale importo è più di 12 volte superiore al reddito dichiarato dal presidente per l’anno precedente, che ammontava a 16,3 milioni di grivnie nel 2017.”

Tuttavia, sarebbe ingiusto dire che l’oligarchia ucraina è associata solo a Petro Poroshenko. Secondo alcune fonti, Yulia Tymoshenko e Vladimir Zelensky sarebbero finanziati dall’oligarca “disonorato” Igor Kolomoisky. Zelensky è probabilmente il prodotto degli scienziati politici di Kolomoisky: è stato creato e “promosso” letteralmente in un anno. Pertanto, secondo alcune fonti in Ucraina e nelle Repubbliche del Donbass, non vi sarebbe alcuna differenza sostanziale tra chi vincerà le elezioni presidenziali nel Paese: un oligarca ne sostituirà un altro al governo, e la guerra nel Donbass continuerà.

Ma lo scenario peggiore per l’Ucraina è la vittoria di Poroshenko. L’Ucraina è un Paese diviso, ma ciò che lo unisce è l’antipatia per il presidente oligarca Petro Poroshenko. I politici e gli esperti dell’opposizione in Ucraina dicono all’unanimità che l’Ucraina sta preparando un massiccio voto a sostegno dell’attuale presidente. Circa 2-3-4 milioni di voti verrebbero presumibilmente confezionati per la sua nuova vittoria. Le valutazioni di Petro Poroshenko sono artificialmente gonfiate.

Poroshenko controlla i servizi speciali e l’esercito. Va notato che l’Ucraina è un Paese con un alto tasso di emigrazione: 9-10 milioni di cittadini ucraini si sono trasferiti all’estero per lavorare, soprattutto in Russia e nei Paesi dell’Unione Europea. Pertanto, nelle mani delle commissioni elettorali, che sono controllate da Petro Poroshenko, si trova una risorsa importantissima: i voti degli elettori assenti.

Le autorità ucraine hanno privato del diritto di voto 4-5 milioni di cittadini del loro Paese che vivono e lavorano in Russia. Con l’ordine delle autorità di Kiev, in Russia sono stati chiusi tutti i seggi elettorali per i cittadini ucraini. Ciò che verrebbe dunque spontaneo chiedersi è: quale nome figurerà su quei 4-5 milioni di schede elettorali “in più”?

I prigionieri nelle penitenziari in Ucraina voteranno presumibilmente per Poroshenko, dato che sembrerebbe che sia stato dato un ordine ai capi dei penitenziari e ai comandanti di unità dell’esercito ucraino. Il fatto che Poroshenko vincerà è sostenuto all’unanimità da alcune fonti in Ucraina che sono lontane dalla politica.

Tuttavia, non vi è dubbio che la vittoria di Poroshenko non sarà facile, data la sua enorme impopolarità nel Paese, e quasi certamente queste presidenziali si svolgeranno in due turni. Nel secondo turno vi saranno Zelensky e Poroshenko.

Silvia Vittoria Missotti