Nelle aspettative iniziali i quarti di finale erano l’obiettivo di minima per la nazionale di pallacanestro a questi campionati europei. Aldilà del primo traguardo raggiunto, quel che più conta è che l’Italia in questo momento appare come una delle squadre più in forma di tutta la rassegna, dopo l’inequivocabile 82-52 con cui si è sbarazzata della fin qui ostica Israele, seconda nel suo girone dietro solo alla corazzata Francia.
Dall’altalenante percorso di avvicinamento ai Campionati, alla straripante vittoria contro Israele agli ottavi, questa nazionale ha dimostrato di avere finalmente trovato i giusti equilibri in campo riconoscendo ad ogni giocatore un ruolo preciso. Bisogna spezzare una lancia a favore di chi ha creato le condizioni perciò che questo avvenisse, perché probabilmente a coach Pianigiani spettava il compito più difficile: quello di far coesistere i fuoriclasse NBA con i giocatori italiani (o europei) costruendo dal talento dei singoli una squadra vera e propria.
Dopo un inizio stentato – sconfitta con la Turchia e vittoria sofferta contro la matricola Islanda – l’Italia è esplosa nelle due difficilissime partite contro Spagna e Germania per poi perdere l’ultimo match contro la Serbia (prima nel girone), partita che però fa poco testo vista la scelta dello staff azzurro di lasciare precauzionalmente fuori Belinelli e usare con il contagocce Gallinari e Bargnani.
La vittoria schiacciante contro Israele porta la firma di Alessandro Gentile, il capitano dell’Olimpia Milano che a soli 23 anni ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa nazionale. Aldilà dei punti segnati (27), colpisce la sua personalità da veterano in una partita da dentro o fuori, e ciò che ancor di più conforta sono i margini di miglioramento di un giocatore che spesso tende ad intestardirsi nella ricerca della soluzione personale e che palesa ancora evidenti limiti difensivi.
Molti altri però sono gli elementi di positività usciti dalla sfida con Israele: Gallinari ha potuto respirare un po’ garantendosi preziosi minuti di ossigeno in panchina. Dopo aver tirato la carretta per tutta la prima fase, averlo al top per il proseguo del cammino (evitandogli possibili infortuni) è fondamentale per l’economia della squadra. Bargnani, uscito anzitempo per un infortunio al polpaccio (sembra non grave, contro la Lituania dovrebbe esserci), sta finalmente dando quello che ci si aspetta da un giocatore come lui: difesa, rimbalzi, qualche sana stoppata, più in generale la “presenza” sotto canestro che era mancata nelle amichevoli precedenti all’Europeo. La difesa infine, incostante nella prima fase, ha ridimensionato in maniera determinante i terminali offensivi israeliani costringendoli a soluzioni forzate spesso al limite dei 24 secondi.
Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per continuare a stupire e divertire: la Lituania, prossima avversaria degli azzurri ai quarti, è una squadra dalla grande tradizione cestistica ma che non sta vivendo il suo periodo più florido. Il centro dei Toronto Raptors Jonas Valančiūnas è il punto di riferimento della nazionale baltica, che ha vinto il proprio girone non irresistibile e ha superato con affanno la Georgia agli ottavi.
Per quanto riguarda le altre compagini, la Francia, comodamente prima nel Girone A, ha liquidato senza grossi problemi la Turchia e continua ad essere la favorita per il titolo finale; se la vedrà con la Lettonia che ha eliminato la Slovenia decimata dalle assenze e a cui non sono bastati i 17 punti di Zoran Dragić . La Serbia vincitrice del nostro gruppo batte un’irriducibile Finlandia grazie ad un super Miroslav Raduljica (27 punti e più del 90 % al tiro) e affronterà mercoledì la vera sorpresa di questo europeo, la Repubblica Ceca di Veselý e Satoranský capace di umiliare la più quotata Croazia per 80 a 59. Spagna vs Grecia per chiudere sarà il quarto di finale più interessante ed equilibrato: gli iberici hanno sconfitto non senza patemi la coriacea Polonia (in gara per tre quarti) trascinati da un immenso Pau Gasol (30 punti con 6 su 7 da tre), mentre la solida Grecia supera il Belgio, autore di un ottimo europeo e in grado di battere nella fase a gironi niente meno che la Lituania.
Infine un piccolo inciso che esula dal campo strettamente cestistico e che meriterebbe un capitolo a parte: l’Islanda. Un paese piccolissimo – 300.000 abitanti e spiccioli – che sta raccontando una pagina meravigliosa di sport grazie alla nazionale di calcio qualificatasi agli Europei a scapito dell’Olanda (battuta sia in casa che fuori) e che se in questa rassegna continentale non fosse stata inserita nel girone più difficile avrebbe certamente vinto almeno una partita, rischiando addirittura di andare agli ottavi. Chiunque ami lo sport non può non entusiasmarsi di fronte ad un miracolo di tale portata.
Questi i quarti di finale:
15/09 Spagna – Grecia
15/09 Francia – Lettonia
16/09 Serbia – Rep. Ceca
16/09 Italia – Lituania