Per coloro che viaggiano in treno il 2016 non è certamente cominciato nel migliore dei modi. Con l’arrivo del nuovo anno, i prezzi dei biglietti di Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca hanno infatti subìto consistenti rincari che peseranno sulle tasche dei viaggiatori. Le tariffe della fascia base sono state aumentate in media del 2,7% (in alcune tratte, come la trafficatissima Milano-Roma, l’aumento tocca il 3,5%).

Tanto per fare un esempio: se fino al 31 dicembre 2015 un Napoli-Milano con tariffa base costava 95 euro, adesso ne costa 99, mentre per un Milano-Roma si è passati da 86 a 89 euro. I rincari non riguardano le tariffe “economy” e “supereconomy”, bensì soltanto la fascia di prezzo più alta. È la prima volta dal 2011 che Ferrovie dello Stato ritocca le tariffe dell’alta velocità e la notizia ha avuto risonanza anche perché gli aumenti arrivano in concomitanza con quelli introdotti da Autostrade S.p.A.

Ma viaggiare in treno in Italia è più costoso rispetto ad altri paesi? Secondo lo studio effettuato dal sito di ricerca e prenotazione viaggi GoEuro, che ha stilato una classifica delle 20 reti ferroviarie ad alta velocità migliori del mondo, il nostro paese si posiziona al 13esimo posto per il prezzo dei biglietti. Lo studio rivela che percorrere un chilometro in treno sul territorio italiano costa 0,15 euro, decisamente meno rispetto al Giappone (0,2 euro), Belgio (0,31) e Stati Uniti (0,45). Russia, Polonia e Turchia sono i paesi dove i viaggiatori spendono meno.

Nonostante l’incremento dei prezzi, dunque, il paragone le linee ferroviarie del resto del mondo non ci fa certamente sfigurare. Anche per quanto riguarda la qualità dell’offerta, l’Italia si classifica tra i 5 migliori paesi europei per il record di velocità dei treni in esercizio, per l’esattezza al terzo posto dietro Francia e Spagna. Grazie al nuovo Frecciarossa 1000, il nostro paese può vantare una delle linee più veloci al mondo (sesto posto). Inoltre il 7,91% della rete ferroviaria italiana è ad alta velocità, fatto che permette all’Italia di occupare il terzo posto in Europa e l’ottava posizione a livello mondiale.

I progetti in cantiere (346 chilometri di nuove linee AV) testimoniano comunque un ritardo notevole della nostra linea ferroviaria rispetto a Francia e Spagna, che intendono realizzare un ampliamento rispettivamente di 4500 e 2700 chilometri. Tuttavia la RFI ha in progetto di intervervenire nei prossimi anni per rinnovare e adattare la linea convenzionale a quella AV/AC (Alta velocità/ Alta capacità).

Redazione