Fincantieri, uno dei maggiori gruppi navali al mondo, che i più anziani probabilmente ricorderanno col vecchio nome di Italcantieri, ha siglato un accordo milionario con la cinese Huarun Dadong Dockyard (HRDD), una delle più grandi firme nell’ambito delle riparazioni e delle trasformazioni navali. L’obiettivo è di creare navi da crociera in Cina e più precisamente a Shangai.
Anche Finmeccanica si è tolta non poche soddisfazioni in Cina. Nell’ambito del Business Forum Italia – Cina a Pechino, infatti, l’Ing. Mauro Moretti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Finmeccanica, ha firmato due accordi di assoluta rilevanza alla presenza dei premier cinese ed italiano, Li Keqiang e Matteo Renzi.
Il primo riguarda un memorandum d’intesa fra Finmeccanica-Agusta Westland e Beijing Automotive Industrial Corporation (BAIC) per commercializzare, costruire e manutentare elicotteri destinati a compiti di pubblica utilità. In cinque anni Finmeccanica-Agusta Westland potrebbe così fornire al mercato cinese ben cinquanta elicotteri.
Il secondo riguarda l’intesa fra Ansaldo STS, società di Finmeccanica, ed United Mechanical ed Electrical Co. Ltd, per eseguire quattro progetti (Hangzhou Line 4, Dalian Lines 1&2 extension, Shenyang Line 1, Xi’an Line 2) riguardanti la fornitura dei sistemi di segnalamento con tecnologia CBTC.
Dunque l’Italia riesce ancora, malgrado le note e numerose difficoltà, a spiccare ancora a livello internazionale, facendo leva sulle proprie punte d’eccellenza che sono quanto mai apprezzate all’estero. Questi accordi con la Cina, ovvero con la principale economia mondiale, ne costituiscono l’ulteriore dimostrazione.