Intervistata dalla rivista l’Espresso il presidente del partito euroscettico Alternative Für Deutschland, Frauke Petry, si è soffermata sulla politica europea e tedesca.
In una precedente intervista la Petry aveva spiegato che quella dei migranti che contribuiscono ad arricchire l’economia tedesca sarebbe “una favoletta che è stata dimostrata essere falsa”, spiega la donna politica originaria di Dresda, che a Russia Today l’estate scorsa aveva sottolineato che “il governo non ha la minima idea di come fronteggiare il fenomeno”.
Ora l’ex moglie del Pastore Sven Petry rincara la dose parlando alla testata italiana: “dobbiamo trovare due isole extraeuropee, una per le donne e i bambini e una solo per uomini”, incalza la leader tedesca, “i migranti in attesa di essere collocati da qualche parte, anche quelli che per non essere rimpatriati fanno finta di non sapere da dove vengano, li mettiamo lì, a tempo indeterminato. Sotto l’egida dell’Onu e trattati con umanità, s’intende. Ma non devono più gravare sul nostro sistema sociale. Voglio proprio vedere se non si ricorderanno più da dove provengono” va giù dura la Petry all’Espresso.
In Germania le difficoltà dei governi di Grande Coalizione guidati dalla Merkel hanno causato la crescita esponenziale dei consensi del partito dell’AfD che in un anno ha triplicato i propri consensi, come si è potuto appurare nelle elezioni dei Länder tenutesi durante questo 2016. Secondo i sondaggi ormai l’AfD risulta essere il terzo partito del paese.
Per il 2017 l’ennesimo governo Merkel non dovrebbe essere in discussione, ma l’erosione dei consensi dei due partiti di centro SPD-CDU è destinata a continuare a favore dei due estremi Linke e AfD appunto. Un dato sottolineato anche dalla Dottoressa Frauke Petry nel corso di un’intervista rilasciata a giugno a Russia Today: “La gente in Germania si sta svegliando, ha capito che la Merkel ha svenduto la nostra sovranità ha abbandonato i nostri confini e le nostre leggi”. Alle prossime elezioni per eleggere il Bundestag l’AfD dovrebbe raggiungere il risultato del 15% di consensi, non male per un partito nato solo nel 2013. Tuttavia per il momento AfD resta un partito isolato dai toni molto accesi ed etichettato come più che conservatore. È difficile quindi qualsiasi intesa con l’altro partito critico verso l’Europa, la Linke, afferente alla sinistra radicale.
Sarà dunque un’altra donna, la Petry, a scippare lo scettro alla Merkel nel 2021? Lei ne sembra convinta: “al momento punto ad essere la capolista di AfD per entrare nel Parlamento nazionale e diventare capogruppo del principale partito di opposizione. A quel punto, alle elezioni del 2021, posso correre per la Cancelleria. Ma una cosa alla volta: prima viene l’opposizione, poi il governo”, staremo a vedere.