Il Belgio ancora sotto shock per gli attentati all’aeroporto di Zaventem e alla stazione metro di Maalbek, trema per un omicidio avvenuto giovedì. La vittima è Didier Prospero, agente della sicurezza della centrale nucleare di Charleroi. L’uomo ed il suo cane sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nell’abitazione di Prospero a Froidchapelle. E’ mistero sul suo badge che, secondo “Derniere Heure”, sarebbe stato trafugato.
Per “Le Soir”, invece, la Procura di Charleroi avrebbe smentito ufficialmente la pista terroristica per l’omicidio ed il furto del tesserino che dà accesso a siti particolarmente sensibili. L’agente è stato trovato morto nel bagno di casa dai suoi tre figli. E ‘stato responsabile della sicurezza presso l’IRE Elit nella città di Fleurus non lontano da Charleroi.
Secondo il giornale locale Derniere Heure, gli investigatori stanno seguendo due piste: quella del furto andato male e quella del crimine legato agli affari personali della vittima. I funzionari della società Electrabel che gestisce la centrale vicina nucleare di Charleroi, hanno dichiarato che “nessun membro del suo personale di Electrabel o uno di uno dei suoi subappaltatori che lavorano sui siti è stato assassinato questa settimana”.
Un rappresentante della società ha inoltre sottolineato che l’autorizzazione necessaria per ottenere l’accesso al sito nucleare viene rilasciata dall’Autorità nazionale di sicurezza e, in caso di morte, tutte le autorizzazioni vengono immediatamente revocate. Nonostante le smentite ufficiali, però, l’attenzione è alta anche perché le centrali nucleari sono tra i potenziali bersagli della cellula terroristica di Parigi-Bruxelles.
Per DH, gli attentatori suicidi di Bruxelles, Khalid e Ibrahim El Bakraoui, stavano progettando attacchi contro le centrali nucleari belghe e l’arresto di Salah Abdeslam, uno dei componenti del commando che ha seminato il terrore a Parigi il 13 novembre scorso, avrebbe accelerato i piani dei terroristi.
Il direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare belga era stato spiato dai jihadisti. Sembra che i fratelli El Bakraoui avessero piantato una telecamera nascosta davanti alla sede del direttore del programma di ricerca nucleare del Belgio.
Il filmato contenente i suoi movimenti, è stato sequestrato durante un raid anti-terrorismo in casa di un altro sospetto appartenente alla stessa cellula terroristica, Mohammed Bakkali.
Il ministro degli Interni, Jan Jambon, in passato non ha reputato utile alzare il livello di sicurezza nelle centrali nucleari del paese ma i fatti di giovedì potrebbero portare al varo di misure speciali.