L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e il Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives (CEA) francese hanno deciso di comune accordo l’annullamento del progetto SOX per l’impossibilità tecnica di realizzare l’esperimento.
Come ha spiegato lo stesso INFN, il produttore della sorgente, il russo Mayak, ha comunicato in modo definitivo che non è in grado di realizzare il generatore di antineutrini basato sul Cerio 144, che avrebbe dovuto costituire il cuore del progetto SOX. Il generatore avrebbe, infatti, un’intensità di non più di 50 kCi (kilocurie), che corrisponde a circa un terzo di quanto richiesto dal progetto, e quindi non avrebbe le caratteristiche di attività necessarie, cioè non fornirebbe un numero sufficiente di antineutrini, per condurre l’esperimento in modo scientificamente efficace e competitivo.
L’esperimento SOX, venuto alla ribalta per le infondate accuse mosse da Nadia Toffa in un servizio del Le Iene, chiude quindi i battenti; almeno finché non sarà possibile realizzare un generatore di antineutrini idoneo. Naturalmente non si sono fatte attendere le esultanze dei detrattori aizzati da Nadia Toffa e coadiuvati da varie associazioni ambientaliste, le quali avevano anche organizzato una raccolta firme per fermare l’esperimento nei Laboratori del Gran Sasso. In verità esultano per il nulla assoluto, visto che l’esperimento non avrebbe comportato rischi di nessun genere né per l’ambiente né per gli abitanti della zona.
Ed ovviamente non si sono fatte attendere neppure le teorie complottiste più fantasiose, tipo quella secondo cui l’esperimento SOX sarebbe stato interrotto perché i ricercatori si sarebbero accorti dei pericoli che avrebbe potuto innescare questo esperimento. Nulla di più falso ovviamente. L’esperimento SOX chiude, come detto, per motivi tecnici e nulla più.
Ricordiamo che l’esperimento Sox aveva l’obiettivo di provare l’esistenza di un nuovo tipo di neutrino: il neutrino sterile, la cui scoperta avrebbe dato un importantissimo contributo per la conoscenza della natura.
Fabrizio Conti