Dopo voci numerose ed insistenti, tanto la cinese Great Wall quanto FCA hanno smentito l’esistenza di aver intavolato trattative sul business. Nel frattempo, in attesa di ulteriori e più approfonditi chiarimenti, il titolo di Great Wall è stato sospeso sia a Shangai che a Hong Kong. A Milano il titolo di FCA, che stava salendo del 3% dopo il grosso balzo del 6,92% di ieri, oggi ha ceduto l’1,2%.

Ieri il Costruttore cinese, specializzato soprattutto in Suv e pick-up, si era detto interessato ad acquistare il solo marchio Jeep da FCA, evitando coinvolgimenti maggiori col Gruppo italo-americano. Così almeno è stato riportato dal sito dell’americana Automotive News, solitamente molto ben informato su cosa bolla in pentola nei piani alti delle grandi Case automobilistiche. Il sito citava fonti vicine al Presidente della Casa, Wang Fengying, dove lo stesso avrebbe detto in un’email di essere “in contatto con FCA”.

FCA ha dichiarato di “non essere stata approcciata da Great Wall Motors riguardo al brand Jeep o ad altre questioni relative al suo business”. Il Lingotto ha quindi aggiunto di “essere impegnato nel perseguire il suo piano 2014-2018, di cui ha raggiunto ogni obiettivo alla data odierna e al cui completamento mancano solo 6 trimestri”.

Tuttavia potrebbe non essere la sola Jeep ma addirittura l’intera FCA a ritrovarsi nel mirino di Great Wall. ”Abbiamo sempre avuto l’interesse e l’intenzione di acquistare FCA”, ha dichiarato un portavoce di Great Wall al Financial Times. Gli analisti dubitano però della capacità di Great Wall di poter finanziare una possibile acquisizione del Gruppo italo-americano. Great Wall ha una capitalizzazione di mercato di 18,1 miliardi di dollari e un utile netto lo scorso anno di 1,6 miliardi di dollari. FCA ha invece una capitalizzazione di 16,45 miliardi di euro e un debito netto di 4,2 miliardi di euro.

Un’alternativa possibile potrebbe essere rappresentata da una fusione, argomento su cui comunque i vertici di entrambi i Gruppi mantengono assoluto riserbo.