Hillary Clinton

La signora Clinton dimostra ancora una volta di non conoscere mezze misure, soprattutto quando si tratta di negare l’innegabile, sparandole grosse. Sulla CNN, il candidato alla nomination democratica per la presidenza degli Stati Uniti,  nel tentativo di replicare a Jeff Weaver, direttore della campagna elettorale di Bernie Sanders, che l’ha accusata di aver sostenuto una politica estera che ha dato alla luce lo Stato Islamico, ha scaricato le sue colpe, fin troppo evidenti, su Siria, Russia e Iran.

Sconfitta da Sanders anche nel Wisconsin ma ancora in vantaggio, la guerrafondaia di Chicago ha definito la creazione dello Stato islamico “in primo luogo e soprattutto il risultato di una situazione disastrosa in Siria a causa di Assad che è supportato e incoraggiato da Iran e la Russia”.

Esattamente la stessa versione farneticante che continuano a fornire i cosiddetti ribelli moderati siriani, distintisi per crudeltà e connivenze con i gruppi più radicali e foraggiati, guarda caso, da Turchia e States. Un tentativo di smarcamento, quello dell’ex Segretario di Stato, destinato al fallimento, se si considerano le pesanti accuse rivoltegli, subito dopo gli attentati di Bruxelles, dall’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, con queste inequivocabili parole: “Lei ha contribuito a creare Daesh. Hillary Clinton potrebbe essere considerata uno dei membri fondatori del Daesh”.

Più o meno quanto dichiarato qualche anno fa, nel corso di un programma andato in onda sull’iraniana Press TV, da Kenneth O’ Keefe, un ex ufficiale delle forze armate USA, che definì lo Stato Islamico “un mostro, un Frankenstein creato da noi statunitensi” e i miliziani dell’Isis “una nuova veste ribattezzata di Al Qaeda, che di sicuro non è niente più che una creazione della CIA”. Tagliagole finanziati da USA, Qatar, Emirati Arabi Uniti ed Arabia Saudita.

Una tesi sostenuta anche dall’ex direttore della CIA Leon Panetta e dal francese Vincent Desportes, generale di divisione a riposo e professore associato presso la facoltà di Scienze Politiche di Parigi, che, nel 2014, davanti alla commissione per gli Affari Esteri, per la Difesa e per le Forze Armate, dichiarò: “L’Isis è stato creato dagli Stati Uniti”. Questo in sintesi il suo intervento: “Chi è il dottor Frankenstein che ha creato questo mostro? Diciamolo chiaramente, perché ciò comporta delle conseguenze: sono gli Stati Uniti. Per interessi politici a breve termine, altri soggetti – alcuni dei quali appaiono come amici dell’Occidente – hanno contribuito, per compiacenza o per calcolata volontà, a questa creazione e al suo rafforzamento, ma le responsabilità principali sono degli Stati Uniti. Questo movimento, con la fortissima capacità di attrarre e diffondere violenza, è in espansione. È potente, anche se è caratterizzato da punti profondamente vulnerabili. È potente, ma sarà distrutto. Questo è certo. Non ha altro scopo che quello di scomparire”.

E la Clinton, la cui elezione a Presidente degli States sarebbe una sciagura, ha ancora la faccia tosta di negare, accusando chi il terrorismo lo sta combattendo sui campi di battaglia.

2 COMMENTI

  1. Se dietro l’ISIS sta la Russia, allora dietro Monica Lewinski stava proprio la signora Clinton stessa!

  2. E’ incredibile la sua faccia tosta … lo sanno tutti che dietro l’Isis ci sono turchi sauditi e americani e sionisti … con quella faccia non riesce a convincere nessuno … d’altronde a dire bugie e’ bravissima, è il suo mestiere …

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