L’atteso seguito del pluripremiato romanzo “Fratelli Contro”, romanzo d’esordio del padovano Valentino Quintana, è uscito il 25 giugno in tutte le librerie, edito nuovamente da Leone Editore. Si intitola “Il Confine Tradito” e racconta in maniera scrupolosa e realistica le vicende drammatiche del dopoguerra triestino e della Venezia Giulia, inserite nella saga famigliare dei Gherdovich.
Le prime pagine “catapultano” il lettore nel bel mezzo dei 40 giorni di occupazione titina di Trieste, trasformatasi, con il passare dei giorni, da liberazione dal nazifascismo in drammatica invasione. Nella Storia più ampia di un Paese e di una città, si innesta la storia personale, intesa e lacerante di due fratelli, uno esule in Svizzera e l’altro membro della nuova quanto provvisoria amministrazione cittadina, spalleggiato dalla futura moglie a capo della resistenza slovena, che pur essendo reduci dalla Battaglia della Selva di Tarnova su fronti contrapposti, sceglieranno di congiungersi e di collaborare per un nuovo ideale comune: salvare la loro terra, la Venezia Giulia, dalle mire espansionistiche di Tito.
Unendo ferite, sogni infranti e coraggio, i due fratelli daranno vita ad una vasta operazione di resistenza in Istria, grazie alla collaborazione del locale Comitato di Liberazione Nazionale, al fine di salvaguardare l’italianità della Venezia Giulia, brutalmente occupata dalla nascente Repubblica Federativa Jugoslava.
Tra intrighi e sete di potere, il dramma della famiglia Gherdovich diverrà presto collettivo. I protagonisti, capaci di superare steccati fisici ed ideologici per un atto d’amore, non avranno modo di fermare le decisioni delle grandi potenze, e rischieranno di mettere a repentaglio la loro stessa esistenza. Una delle protagoniste infatti sarà vittima di una violenza che ne lacererà anima e corpo per molto tempo. Sentendo su di sé il devastante peso delle decisioni della Conferenza di Pace di Parigi, i due fratelli scelgono, come espiazione di un peccato non loro, di aiutare moralmente e materialmente i reduci, vivendo assieme a loro in un campo profughi della capitale nel quartiere dell’Eur.
Se per quasi tutte le altre città italiane l’agognata libertà era arrivata alla fine del 1945, per la Venezia Giulia non è stato così. In particolar modo, la città di Trieste potrà, solamente il 26 ottobre del 1954 dopo i drammatici fatti dell’ottobre del ’53, “diventare” per la seconda volta definitivamente italiana.
Le alterne vicende del libro ripercorrono altresì la nascita della Repubblica, la Costituzione, la strage di Vergarolla, primo massacro della neonata Repubblica Italiana, il triste dopoguerra, le angoscianti pagine dell’esodo. Un romanzo che si conferma un tributo alla storia della Venezia Giulia e dell’Italia in un periodo durante il quale due fratelli, apparentemente opposti, abbandonano i precedenti dissidi in nome di un ideale insopprimibile: la libertà.
Il confine tradito
di Valentino Quintana
Leone Editore, giugno 2020, pagine 384, Euro 12,90 – in tutte le librerie