Approvato l’atteso “decreto dignità”. È il primo provvedimento economico del governo gialloverde. Il vicepremier Luigi Di Maio l’ha definito la “Waterloo del precariato”.
Per i contratti a termine si passa dalla durata di 36 mesi a 12 mesi senza causale, dopo i quali si può rinnovare soltanto per un massimo di altri 12, ma con obbligo di indicare la causale, e a ogni rinnovo costeranno lo 0,5% in più.
Previsto un “superamento” del disastroso Jobs Act renziano. Guerra a contratti precari e licenziamenti ingiusti con un aumento significativo dell’indennizzo, che può arrivare anche a 36 mensilità. Il ministro del Lavoro Di Maio, in un video su Facebook, elenca gli impegni rispettati: “Avevamo promesso di fare una ‘guerra’ al precariato, alla burocrazia, al gioco d’azzardo e alle delocalizzazioni e l’abbiamo fatto: è la Waterloo del precariato, è finita l’epoca del precariato senza alcun tipo di ragione”.
https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/videos/1770221249681080/?hc_ref=ARTTSiBVpHhKAswJ34rBvaFXqqgv_BoPtEFbJnQLMzFHtNwpj0AgKATMaZagDoP7k_Q
Il decreto prevede l’introduzione di sanzioni contro le delocalizzazioni, con multe salate (da 2 a 4 volte l’aiuto di cui hanno usufruito) per le aziende che decidono di lasciare l’Italia entro il termine dei cinque anni “dalla data di conclusione dell’iniziativa agevolata”.
L’impresa beneficiaria dell’aiuto pubblico “decade dal beneficio concesso ed è sottoposta, inoltre, a sanzioni pecuniarie di importo da due a quattro volte quello del beneficio fruito”. La stretta interesserà sia chi lascia l’Italia per un Paese extraeuropeo sia per chi trasferisce l’attività, anche in parte, in uno dei Paesi dell’Unione. Il beneficio ricevuto, inoltre, andrà restituito con gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali.
Stop alle pubblicità del gioco d’azzardo. “Siamo il primo Paese in Europa a farlo, mettiamo per la prima volta al centro le persone”, ha commentato Luigi Di Maio.
Il testo del decreto Dignità prevede il divieto di “qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse le manifestazioni sportive, culturali o artistiche, le trasmissioni televisive o radiofoniche, la stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni ed internet”.
Inoltre, “dall’1 gennaio 2019 il divieto si applica anche alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni programmi, prodotti o servizi e a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale”. Il divieto non vale per le lotterie a estrazione differita, come la Lotteria Italia.
“Non voglio enfatizzare troppo, aggiunge il vicepremier, però grazie al nostro decreto si disattiva il redditometro, lo spesometro prevede un solo adempimento a fine anno e basta invece di quelle comunicazioni trimestrali, semestrali, e lo split payment non esiste più per i professionisti. Significa dare un po’ di liquidità in cassa”.
Al termine del Cdm si è appreso anche che la delega al Turismo passa dal ministero per i Beni culturali al ministero dell’Agricoltura, guidato dal leghista Gian Marco Centinaio.
Novità anche in materia ambientale. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, si è detto “molto soddisfatto” per il passaggio del decreto che “trasferisce la competenza sulla ‘Terra dei fuochi’ al mio ministero: ora ho il potere di produrre tutti gli atti conseguenziali in materia di messa in sicurezza e bonifica”. Inoltre, ha aggiunto Costa, “avrò anche la competenza della tutela idrogeologica e l’economia circolare”.
Ora che il turismo e affare del Ministero dell’agricoltura, si spera nel sorgere di nuovi posti di lavoro mettendo mano ai possedimenti del demanio che son pur sempre proprietà dei cittadini.