Contrordine in Campania. Salta l’insediamento del Consiglio regionale fissato per domattina.

Rosetta D’Amelio, consigliere anziano, stamattina si è recata di corsa nella sede dell’assemblea, al Centro direzionale di Napoli, per annullare la convocazione fissata per le ore 10.De Luca ha deciso di rivolgersi immediatamente al giudice ordinario contro il provvedimento di sospensione che lo riguarda e la nuova convocazione avverrà entro il 12 luglio.

L’ostentata tranquillità dei giorni scorsi, racchiusa in quel “dopo la proclamazione degli eletti sarà convocato immediatamente il Consiglio regionale, proporrò la nuova Giunta con il vicepresidente e la Campania andrà avanti con grande tranquillità. Chi dice altro, dice un cumulo di sciocchezze”, ha lasciato il posto ad una strategia attendista, fatta di fughe e mezze parole.

In Campania, parlando alla maniera piddina, si sta vivendo una situazione di “sequestro della democrazia” ma guai a dirlo a voce troppo alta. Qualche animella candida, potrebbe turbarsi.

Lo sceriffo salernitano non può ricoprire cariche pubbliche e la decisione assunta dal consigliere anziano, di concerto con il soggetto interdetto, di rinviare l’insediamento del nuovo Consiglio regionale, è gravissima. Su altre sponde e con casacche diverse, avrebbe fatto strappare i capelli a chierici e vestali della Costituzione ma si tratta pur sempre del Pd ed abbondano i silenzi, a cominciare da quello del Presidente della Repubblica.

Ai “sapientoni” che tentano di mettere improbabili toppe, ci permettiamo di ricordare qualche passaggio dello Statuto regionale della Campania che al comma 2 dell’art. 46 recita: “Nella seduta di insediamento il Presidente della Giunta regionale espone il programma di governo al Consiglio, che ne discute” e al comma 3: “Il Presidente della Giunta regionale nei dieci giorni successivi nomina, nel pieno rispetto del principio di una equilibrata presenza di donne ed uomini, i componenti la Giunta, tra i quali un vice-presidente, e ne dà comunicazione al Consiglio regionale nella prima seduta successiva alla nomina per la espressione del gradimento di cui all’articolo 48”.

Due domandine semplici semplici: come può De Luca andare in aula ed esporre il programma se è sospeso? Può rivolgersi al giudice ordinario, come si appresta a fare, ma nel frattempo chi governa una regione dalle grandi emergenze?

Sel e M5S hanno annunciato battaglia e presidi domattina al Centro Direzionale, davanti alla sede del Consiglio.

Durissime le parole del vice presidente della Camera Luigi Di Maio (M5S): “La Campania non ha un governo da un mese perché il Pd ha deciso di candidare un condannato per abuso d’ufficio che non può fare il presidente. Li avevamo avvisati sul fatto che la Campania sarebbe piombata nel caos istituzionale ed ora Renzi si prenda la sue responsabilità. Questo modo di amministrare la cosa pubblica da banditi è la vera causa dello stato del Paese. Andiamo subito a votare!”.

Ernesto Ferrante