Si è conclusa oggi la tre giorni in Cina del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Al suo arrivo a Pechino, Conte ha incontrato una Rappresentanza della comunità italiana presso l’Ambasciata d’Italia e, successivamente, ha partecipato alla cena di benvenuto con il Presidente della Repubblica Popolare cinese, Xi Jinping, e i Capi di Stato e di Governo presso il Palazzo dell’Assemblea Nazionale del Popolo.

Nella seconda giornata, la più intensa e produttiva dal punto di vista economico, strategico e politico, il premier italiano ha partecipato alle sessioni di lavoro del “Belt and Road Forum” e ha avuto un incontro con il Presidente cinese Xi Jinping. Proficui anche i bilaterali con il presidente russo Vladimir Putin, con il Primo Ministro etiope Abiy, con il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, con il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde e con il Presidente egiziano Al Sisi.

 

 

La terza e ultima giornata ha visto il presidente Conte in visita al complesso della “Città Proibita” a Pechino, al Tempio buddista dei Lama, e infine al Museo Nazionale cinese dove ha visitato la mostra “The journey back home” dedicata ai 796 reperti archeologici che il nostro Paese ha restituito alla Cina.

 

 

“Sono molto soddisfatto del rafforzamento dei rapporti economici e commerciali tra l’Italia e la Repubblica cinese e, personalmente, per il rapporto di amicizia che si sta consolidando con il presidente Xi Jinping”, ha scritto Conte su Facebook, aggiungendo di sentirsi orgoglioso per il recepimento nel comunicato finale del forum ‘Belt and Road’ di molte delle osservazioni suggerite dall’Italia, tra cui i richiami alla sostenibilità finanziaria e sociale, alla lotta ai cambiamenti climatici, alla trasparenza, alla protezione dei diritti umani e alla tutela della proprietà intellettuale.

 

 

L’avvocato pugliese ha detto di ritenere la Via della Seta “una grande opportunità che si offre all’Italia, una sfida che abbiamo volentieri accolto con la sottoscrizione del Memorandum, in un quadro di principi europei e di parità di condizioni e con le massime garanzie per la sicurezza delle nostre infrastrutture strategiche”.

https://www.beltandroadforum.org/english/n100/2019/0427/c36-1311.html

“Su questa Via non passeranno solo beni e servizi: sarà infatti una ‘Via della Seta della Conoscenza’, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e la prosperità per tutti i nostri popoli grazie alla connettività infrastrutturale, fisica e soprattutto umana”, ha spiegato ancora.

“Un proverbio cinese recita: ‘Adopera la tua lanterna per fare lume agli altri’. È questa la filosofia che abbiamo seguito fino ad oggi e che ispirerà il nostro percorso futuro nella “Belt and Road Initiative”, ha concluso Conte, rivendicando orgogliosamente il tempismo della scelta di campo fatta dal governo da lui guidato.