Il 17 febbraio il Presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, ha rilasciato un’ampia intervista a Qazaqstan TV, in cui ha fornito la sua valutazione dei tragici eventi di gennaio scorso, la sua visione per le riforme politiche ed economiche pianificate, le relazioni con la Russia, l’eredità del primo Presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev, oltre ad altri argomenti.

Parlando dei tragici eventi di gennaio, il Presidente ha osservato che “ovviamente tutto è iniziato con manifestazioni apparentemente pacifiche”, durante le quali le persone hanno espresso le loro richieste e il loro malcontento. “In effetti, non ci sono stati pogrom o atti criminali durante tali fasi iniziali di protesta”, ha affermato. Ha notato, tuttavia, che la situazione ha completamente cambiato direzione, poiché, poco dopo provocatori e banditi hanno utilizzato la situazione per i propri scopi. Il loro obiettivo, secondo il Presidente, non era partecipare a manifestazioni pacifiche, ma attaccare le autorità. Ha detto: “Era un’azione pianificata. Al centro degli eventi di gennaio c’erano gruppi criminali e terroristi, che hanno seguito un addestramento speciale e hanno via via istigato o coinvolto ulteriori gruppi banditeschi e criminali”. Il Capo dello Stato ha sottolineato che “questi gruppi hanno cercato di compiere un colpo di stato” e le loro azioni erano “dirette contro la nostra statualità, l’integrità del Paese e la sicurezza dei suoi cittadini”.

Il Presidente Tokayev ha sottolineato che i cittadini comuni, che partecipavano a raduni pacifici, “spesso venivano poi spinti a unirsi alle azioni violente”. Per questo, ha osservato, “il nostro compito ora è capire chi è un criminale e chi no”, aggiungendo che “tutto diventerà chiaro dopo i risultati delle indagini”, che, ha detto, “necessiteranno di tempo”.

Tokayev ha anche affermato che i cospiratori volevano “invertire il corso delle riforme perché esse potrebbero influenzare i loro interessi personali”. Il Presidente ha chiarito che gli obiettivi principali delle riforme includono la costruzione di una società giusta, la de monopolizzazione, l’attuazione della trasformazione politica e l’accelerazione dello sviluppo economico del Paese.

L’intervistatore è poi passato al tema della garanzia dei diritti dei detenuti e ha sollevato la questione di certe denunce di tortura che sono state condivise sui social media. Il Presidente Tokayev ha sottolineato categoricamente che “tali addebiti sono del tutto inaccettabili”. Ha sottolineato che speciali commissioni pubbliche sono state istituite dalla Difesa civica per i Diritti Umani Elvira Azimova, con la partecipazione di noti attivisti per i Diritti Umani Aiman Umarova, Zhemis Turmagambetova, Abzal Kuspan e altri avvocati. Stanno esaminando il rispetto della legge mentre indagano su ogni caso di potenziale violazione dei Diritti dei detenuti. Il Presidente ha sottolineato che tutti gli eventuali responsabili di violazioni dei Diritti Umani che saranno individuati verranno ritenuti responsabili, sottolineando che “i Diritti Umani sono una priorità molto importante per me, la più importante oggi”.

Passando al coinvolgimento delle forze della CSTO per sostenere le forze dell’ordine del Kazakistan nel ripristinare la legge e l’ordine durante i disordini di gennaio, il Presidente Tokayev ha affermato di non rammaricarsi per la decisione di chiedere aiuto, spiegando che “se il contingente di mantenimento della pace della CSTO non fosse stato introdotto, i terroristi avrebbero potuto estendere le loro attività ad altre città”. Ha confutato le affermazioni secondo cui il Kazakistan sia ora in debito con il Presidente russo Vladimir Putin, definendo tali suggerimenti “chiacchiere vuote”, soprattutto perché il contingente CSTO non è “un esercito personale di Vladimir Putin o della Russia, ma fa parte dell’organizzazione CSTO di cui il Kazakistan è un membro a tutti gli effetti”.

Il Presidente ha anche smentito le affermazioni secondo cui la Russia è interessata ad acquisire il territorio del Kazakistan settentrionale, sottolineando che “non ci sono mai state controversie territoriali tra la leadership dei due Stati, quindi non c’è motivo di preoccuparsi”. Tokayev ha aggiunto che il Kazakistan deve continuare a rafforzare i legami politici, commerciali, economici e culturali con la Russia, poiché ciò soddisfa gli interessi strategici del Paese.

Tornando alle questioni interne, il Presidente ha riconosciuto che “la maggior parte della popolazione ha un basso tenore di vita, mentre la parte del leone della ricchezza dello stato è concentrata nelle mani di un ristretto gruppo di persone, il che sta facendo crescere la disuguaglianza”.

Rispondendo al punto dell’intervistatore secondo cui molti cittadini del Kazakistan hanno espresso insoddisfazione per il primo Presidente e la sua famiglia, l’attuale Capo dello Stato ha affermato che “il contributo e gli sforzi di Nursultan Nazarbayev negli ultimi 30 anni non devono essere dimenticati”, aggiungendo che “Nazarbayev ha posto il fondamenta della nostra statualità e ha dato un grande contributo al rafforzamento del Paese”. Ha inoltre affermato: “Siamo obbligati a dare una valutazione obiettiva delle sue attività. Se il primo Presidente ha avuto delle carenze, devono essere prese come un monito per leader attuali e futuri”.

Passando alla costruzione di un Nuovo Kazakistan, il Presidente Tokayev ha affermato: “Dobbiamo diffondere l’ideologia della diligenza e della conoscenza. Se siamo riconosciuti nel mondo come una nazione laboriosa e coscienziosa, ciò avrà un impatto positivo sulla nostra economia”. Riguardo alle riforme politiche che saranno annunciate a metà marzo, Tokayev ha dichiarato: “So che i nostri cittadini aspettano con impazienza le riforme. Ecco perché avevo chiesto di costruire insieme il Nuovo Kazakistan”.

Rimanendo sulla questione delle riforme politiche, il Presidente si è detto fermamente convinto che la disposizione costituzionale fissi il limite di due mandati al Capo dello Stato nella sua posizione. Ha proseguito dicendo che nel suo discorso di metà marzo sullo stato della nazione potrebbe delineare “proposte su questo importante tema”, aggiungendo che ora è prematuro dire se lui stesso correrà di nuovo o meno.

Ha sottolineato che uno dei suoi obiettivi principali è quello di sbarazzarsi il più possibile dei monopoli, sia in economia che in politica e ha sottolineato che “la questione più importante per la nostra società è lo Stato di diritto”.

Il Presidente ha anche discusso dei fondi che sono stati prelevati illegalmente all’estero dal Kazakistan, affermando che “è necessario restituire questi fondi alla patria”. Ha aggiunto che il Governo gli presenterà proposte specifiche al riguardo. Il Capo dello Stato ha anche confermato che le elezioni degli akims (= sindaci) distrettuali si svolgeranno nel 2024, aggiungendo che “forse possiamo iniziare questo lavoro come progetto pilota già dal prossimo anno”.

Concludendo l’intervista, il Presidente Tokayev si è rivolto ai cittadini affermando che “solo noi stessi possiamo decidere il destino del popolo del Kazakistan in questo mondo”.

“Il fatto che diventiamo un Paese stabile e prospero non dipende solo dalle autorità. Dipende da ogni cittadino”, ha concluso.

Traduzione di Paolo Marcenaro da

https://www.gov.kz/memleket/entities/mfa/press/news/details/328814?lang=en