
Nelle dichiarazioni dei vari esponenti politici, già dalla campagna elettorale ma soprattutto dal giorno dopo le elezioni e nei giorni d’insediamento del nuovo Parlamento, il grande tema assente è stato quello della condizione delle popolazioni colpite dal terremoto del 2016 in Centro Italia e la ricostruzione post-sisma.
Si è, infatti, sì parlato di temi concreti e di problemi reali, passando dal lavoro, alla disoccupazione, alle pensioni,alla sicurezza ma non si sono registrati commenti riguardo il tema del terremoto.
Neppure i nuovi Presidenti di Camera e Senato ne hanno parlato nel loro discorso di insediamento, pur avendo preparato ottimi discorsi e parlato di tante cose, eppure il tema del terremoto risulta essere il grande assente, almeno nei discorsi e nelle dichiarazioni.
Fortunatamente tra i nuovi parlamentari sembra che qualcuno non se ne sia dimenticato del tutto. È il caso del professore Alberto Bagnai, neoeletto senatore come indipendente nello schieramento della Lega.
Nel primo giorno di insediamento l’economista autore de “Il tramonto dell’Euro” ha firmato tre interrogazioni parlamentari, una delle quali, firmata insieme ad altri senatori leghisti (il primo firmatario è Paolo Arrigoni), tratta proprio il tema della ricostruzione post-sisma per il differimento dei termini di presentazione delle schede AeDES, cioè le schede di 1° livello finalizzate al rilevamento delle caratteristiche tipologiche, del danno e dell’agibilità degli edifici ordinari nella fase di emergenza che segue il terremoto.
Nel comunicato della Lega, possiamo leggere:
“Nel testo vengono evidenziati tutti i problemi, soprattutto in ambito burocratico, che i cittadini e i professionisti stanno incontrando. “Nell’ambito delle prerogative concesse con gli ultimi provvedimenti legislativi – si legge nell’interrogazione del senatore Bagnai – è stata prevista la compilazione e la presentazione delle schede Aedes, da parte dei tecnici professionisti, corredata dalla relativa perizia giurata e dalla documentazione, entro la data del 31 marzo 2018, pena la cancellazione del professionista nell’elenco speciale, il mancato riconoscimento al professionista del compenso per l’attività svolta e l’inammissibilità alla domanda di contributo per il soggetto colpito dal terremoto. Tutto ciò non è concepibile”. Il Commissario straordinario ha, peraltro, possibilità di differire i termini, ma non oltre il 31 luglio.
I senatori di Lega Salvini Premier chiedono, dunque, una riunione urgente del Consiglio dei Ministri per eliminare anche questo secondo ostacolo, nel rispetto della gravissima condizione dei territori.”
Sul tema il Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, Paola De Micheli, ha dichiarato:
“La scadenza del 30 aprile per la presentazione delle domande di contributo per la riparazione dei ‘danni lievi’è stata ampiamente condivisa con i presidenti di Regione, tutti gruppi parlamentari e i sindaci. Come avvenuto fino ad ora, dopo aver acquisito i dati e le informazioni sullo stato dell’arte valuteremo con gli stessi soggetti istituzionali eventuali nuove decisioni nell’ambito delle competenze della struttura commissariale. Invece, il termine del 31 marzo per la presentazione delle schede Aedes da parte dei professionisti incaricati è stabilito dalla legge, e la sua proroga può essere disposta solo con analogo provvedimento la cui approvazione non è nelle facoltà del Commissario, ma del Parlamento. Occorre chiarire che tale scadenza è relativa unicamente ai casi in cui sia già stato conferito formalmente a un tecnico l’incarico di redigere la scheda Aedes. È evidente che questo non riguarda tutte le schede mancanti, ma solo una parte”
Ricordiamo la ancora difficile situazione delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto nel 2016: due inverni rigidi che hanno complicato la vita alla popolazione; casette consegnate con molta fatica e con problemi strutturali (come i boiler del’acqua calda montati sui tetti e che non hanno retto al freddo, causando il mal funzionamento delle caldaie); le polemiche e la rabbia dei comitati dopo che il Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, Paola De Micheli aveva dichiarato tramite missiva ai sindaci del “Cratere” che i terremotati dovevano fare un mutuo agevolato per pagare le tasse; una ricostruzione che tra la burocrazia e il difficile reperimento dei fondi non riesce a partire.
Marco Muscillo