Secondo gli esperti cinesi di trasporti, il sogno di una ferrovia sull’Himalaya, capace di superare i cento chilometri orari, sarà presto realtà. La Cina, com’è noto, è un gigante ferroviario, con oltre 19mila chilometri di linee ad alta velocità, capaci di raggiungere anche i 350 chilometri orari: non le manca, quindi, il capitale finanziario, tecnologico e d’esperienza necessario a creare una ferrovia in grado di collegare il Tibet al subcontinente indiano.
Questo progetto, che negli auspici dovrebbe realizzarsi entro il 2030, andrebbe ad inserirsi in quello più ampio di un corridoio economico e commerciale fra Cina, Nepal ed India. La ferrovia partirebbe da Shigatse, importante centro urbano del Tibet, e raggiungerebbe Gyirong, al confine col Nepal, ma s’avvarrebbe anche di un secondo collegamento, diretto verso il piccolo Bhutan, attraverso la località frontaliera di Yadong. Nel mezzo, fra Nepal e Bhutan, vi è una piccola porzione di territorio indiano, che un tempo, fino al 1971, costituiva il principato del Sikkim, poi divenuto una delle repubbliche dell’Unione Indiana.
Nel 2006 la Cina aveva costruito una ferrovia che percorreva oltre 1100 chilometri collegando il centro del Tibet con la sua periferia. Nel 2014 è stata poi costruita una seconda linea da Lhasa, il capoluogo della Regione Autonoma del Tibet, a Shigatse. Il nuovo progetto, diretto verso India, Nepal e Bhutan, costituirebbe così un prosieguo di quelli già attuati.
La speranza del Nepal è che Gyirong venga collegata alla capitale Kathmandu, come del resto espresso anche dai progetti di cooperazione avviati recentemente dal paese con la Cina. Dal canto suo la Cina spera che questo progetto possa arricchire ulteriormente la strategia della Cintura e della Via della Seta lanciata dal Presidente Xi Jinping.
Secondo Zong Gang, rettore all’Università di Tecnologia di Pechino, “la costruzione di una ferrovia che attraversi le montagne dell’Himalaya è oggi tecnologicamente ed economicamente fattibile”.
Lhasa è ad un’altezza rispetto al livello del mare di 3700 metri, Shigatse di 3800, eppure la ferrovia che le congiunge è già stata realizzata diversi anni fa. Gyirong è a 2800 metri d’altezza, ed il passo che collega il Tibet al Nepal è a 1800 metri.
Secondo Losang Jamcan, segretario del governo regionale tibetano, una simile ferrovia permetterebbe al Tibet d’aprirsi con le regioni più meridionali dell’Asia, a cominciare proprio dall’India. La decisione di realizzare tale ferrovia è stata assunta dai premier di Cina e Nepal, Li Keqiang e Sharma Oli, nello scorso marzo, a seguito di due incontri bilaterali. Il Kathmandu Post sottolinea come ben due importanti imprese cinesi si siano già fatte avanti per realizzare il progetto, proponendo le loro rispettive interpretazioni in merito alla sua costruzione: la China CAMC Engineering Co e la China Railway Construction Co.
Ma Jiali, ricercatore all’Istituto sulle Relazioni Internazionali Contemporanee della Cina, ha fatto notare come una simile ferrovia consentirebbe di collegare la Cina, la più grande economia in Asia, con l’India, che nel continente è la terza. Zhou Yuhui, professore all’Università Jiaotong di Pechino, indica come anche il Nepal possa trarre enormi benefici da questo collegamento, soprattutto valorizzando il suo immenso ed ancora in larga parte inesplorato potenziale turistico. Grazie all’industria del turismo, sostiene, molte persone in Nepal potranno uscire dalla povertà, mentre la ferrovia le introdurrà maggiormente nella modernità.