Narendra Modi

Nella giornata di oggi il premier indiano Narendra Modi ha accolto il Re Abdullah di Giordania nella residenza presidenziale, nella capitale di Nuova Delhi. I due paesi hanno stabilito buoni rapporti da quando il primo ministro dell’India ha visitato la Palestina e i paesi arabi pochi mesi fa.

Lo scopo della visita di Abdullah II è di stabilire degli accordi sullo sviluppo tecnologico del quale oggi la Giordania ha bisogno per uscire da una situazione economica stagnante. Un altro dei temi affrontati dalle due diplomazie è quello della sicurezza contro il terrorismo.

Il discorso terrorismo è spesso correlato a quello del fondamentalismo religioso. A tal proposito Modi ha avuto parole molto distensive: “noi indiani siamo orgogliosi della nostra diversità. Le religioni di tutti i paesi sono fiorite in India”. “La nostra democrazia pluralista – ha sottolineato ancora il premier indiano – è l’erede della nostra antica pluralità storica”.

Sul terrorismo Modi ha dichiarato che “nessuna religione insegna a essere intolleranti e violento, siamo orgogliosi della tradizione indiana che ha unito il messaggio delle antiche tradizioni indiane con il messaggio di amore e umanità dei Sufi, che hanno mandato un messaggio di unità al mondo intero”. Rivolgendosi poi ad Abdullah II ha elogiato i suoi sforzi contro la radicalizzazione religiosa: “la nostra gioventù dovrebbe associare le virtù umanitarie dell’Islam alle opportunità di sviluppo e progresso” ha sostenuto il premier indiano.

Un messaggio importante quello di Modi, se si considerano la provenienza politica e la formazione culturale del primo ministro dell’Unione Indiana. Modi fu negli anni ’80 e ’90 un esponente dell’organizzazione extra-parlamentare dei fondamentalisti hindu (Rss) che nel 1992 si resero responsabili, insieme ad altre formazioni militanti, della distruzione della Moschea di Ayodhya, nell’Uttar Pradesh. Oggi Modi è il leader del Partito BJP (Partito del Popolo Indiano) di forte connotazione hinduista, che con l’Rss ha spesso avuto strettissimi rapporti.

Re Abdullah II ha a sua volta sostenuto il discorso del premier indiano. Secondo il Re giordano la guerra al terrorismo non è guerra tra religioni. “Ai nostri giovani dobbiamo dare speranza e costruire delle nazioni avanzate. Il benessere diffuso è il mezzo per ottenere il nostro obiettivo (combattere il terrorismo, ndr).

Modi si candida dunque a un ruolo maggiormente inclusivo della sua leadership e del suo partito. La crescita dei dati macroeconomici di Delhi è sotto gli occhi di tutti, con una crescita del PIL del 7,4% confermata dalle maggiori istituzioni internazionali. Le elezioni del 2019 dovrebbero confermare il governo del leader del Gujarat, considerando la crisi perseverante di consensi del Partito del Congress.

 

4 COMMENTI

  1. Potrebbe essere un momento importante se l’India investe in medioriente e coinvolge in questa iniziativa territori come la Giordania e io dico la Palestina.
    Sono per una Palestina libera e indipendente,dove i territori occupati illegalmente dallo stato di Israele siano resi ai legittimi proprietari cioè i palestinesi.
    Inoltre il ruolo della Giordania in questa evoluzione potrà garantire che la Palestina non diventi ricettacolo di terroristi e di gruppi estremisti.
    La Giordania deve abbandonare politiche filoamericane e pensare agli interessi dei giordani ci cui la metà sono palestinesi e iniziare a vedere il proprio sviluppo verso altre strade.

    • …..giustissimo Lotti la Giordania deve abbandonare politiche filo americane…..osservazione lucida e ripeto’ giustissima’….

  2. Tutte rose e fiori allora in India?
    Sviluppo economico (ma benessere per tutti? e lo sciopero generale in India a cui hanno aderito 200 milioni di lavoratori di qualche mese fa?) e pace fra gli stati e lotta al terrorismo, ma la Giordana vi chiedo non è fra gli 85 stati che hanno finanziato i terroristi tagliagole in Siria contro il governo legittimo di Bashar al-Assad?

    Grazie per l’attenzione.

    Stefano Contena Valsecchi

    • È uno stato che deve fare ancora molto, ma le parole di Modi sull’Islam sono positive visto quanto accaduto in passato e il partito dal quale proviene. Il Congress comunque non ci sembra in grado di fare meglio sul lato economico. Abdullah sì è un personaggio ambiguo, ma il tema non era la Siria stavolta.

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