
Ramzan Kadyrov, Presidente della Cecenia, ha le idee chiare sul clima di tensione e terrore che Washington e i suoi media da riporto stanno creando in funzione anti-russa: “Ora hanno inventato questa storia dell’Ucraina. E cosa, la Russia dovrebbe cedere il passo a Paesi occidentali che distano 9mila chilometri? Chi non capisce che l’America non vuole niente di buono per l’Ucraina?”.
Carrarmati Usa stanno arrivando dalla Polonia all’Ucraina, a bordo di speciali convogli ferroviari. Washington l’anno scorso ha fornito a Kiev armi per un ammontare ufficiale di 650 milioni di dollari ed ha autorizzato Estonia, Lettonia e Lituania a trasferire all’Ucraina gli armamenti Usa in loro possesso, in primis i missili Javelin.
“Per dettare i loro termini alla Russia, spiega il leader ceceno, hanno bisogno di uno Stato che accetti le loro basi. Se ci sono persone vere in Ucraina, devono resistere a questo. In caso contrario, allora la Russia deve agire. Se fossi stato al posto del Presidente, avrei preso l’Ucraina molto tempo fa, avrei inviato le truppe e avrei messo le cose in ordine”.
Mentre nei Tg italiani si dà per imminente l’invasione per mano russa dell’Ucraina, Oleksy Danilov, Segretario del Consiglio di Sicurezza e Difesa dell’Ucraina, descrive una situazione completamente diversa: “Non vediamo alcuna base per le accuse sulla preparazione di un’offensiva su larga scala contro l’Ucraina. Non può nemmeno essere fatta praticamente. Ci sono movimenti di truppe russe sul loro territorio? Sì, ci sono, e non è una novità per noi. Forse è una notizia per i nostri partner stranieri. La situazione è completamente sotto controllo. Non c’è nulla di nuovo per noi su ciò che sta accadendo ora. Non c’è motivo di panico in Ucraina al momento”.
Kadyrov non si fida minimamente della classe dirigente ucraina e annuncia misure speciali per impedire ai destabilizzatori di professione, addestrati per seminare il terrore, di raggiungere il territorio russo. L’esempio siriano rende bene l’idea. “Se persone pazze e corrotte sono a capo dello Stato ucraino e minacciano la nostra sicurezza, dovremmo tacere o cosa? Se non fossero stati fermati in Siria, sarebbero arrivati tutti qui da noi in Russia. Allo stesso modo, tutto dall’Ucraina passerà a noi. Dobbiamo prendere misure preventive. La Russia era, è e sarà una grande potenza”.
Biden continua ad accusare Putin e la Russia, ma sono proprio i suoi Stati Uniti a lanciare il guanto di sfida delle esercitazioni navali. Una è già iniziata nel Mediterraneo: la Nato Neptune Strike ’22 sotto il comando del viceammiraglio Eugene Black, comandante della Sesta Flotta con quartier generale a Napoli Capodichino. Tra qualche settimana invece si svolgerà la Mission Clemenceau 22 che vedrà impegnate tre portaerei: la francese Charles de Gaulle a propulsione nucleare; la Harry Truman e l’italiana Cavour.