La Grecia potrà aderire ai BRICS, se la sua economia comincerà a crescere in fretta, ha affermato il capo della Camera di Commercio e dell’Industria russa, Sergei Katyrin, aggiungendo che il desiderio di partecipare da parte è un fattore importante.

Si tratta delle quattro principali potenze economiche del mondo emergente, conosciute con l’acronimo BRIC, (Brasile, Russia, India e Cina) e che in seguito all’ingresso del Sudafrica sono diventate BRICS.

Secondo l’ufficio statistiche dell’Unione europea, Eurostat, l’economia della Grecia è uscita dalla recessione nel primo trimestre del 2014, registrando una debole crescita dello 0,8%, raggiungendo così un PIL di 179 miliardi. Nel frattempo, però, il debito sovrano del paese ha raggiunto i 300 miliardi.

Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha chiesto per i creditori del paese – un gruppo che comprende la Banca centrale europea, altri paesi dell’Unione europea e il Fondo monetario internazionale – di fornire ulteriore sostegno finanziario e di condonare circa un terzo del debito della nazione.

I creditori sono pronti a dare una mano, ma chiedono la realizzazione di una serie di misure di pesante austerità in cambio del denaro.

Il governo greco si è rimesso alla volontà popolare, che ha bocciato il piano con un secco «NO.» Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Sputnik

Massimiliano Greco

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