
Il campionato è già terminato? La stessa domanda ce la siamo posta due domeniche fa, allorché il distacco tra la capolista Juventus e il Napoli era di un misero punticino. Adesso è ancora meno peregrina. Il distacco è di tre punti (61 contro 58) e alla meta del Tricolore sono da togliere due partite. Quel che è certo è che sia i bianconeri che i campani sono stanchi. Normale, dopo tre mesi davvero a tutta, con 15 vittorie consecutive – anzi 16 in 17 partite – da un lato, e 8 dall’altro.
La differenza, però, sta nel fatto che mentre i Campioni d’Italia vincono anche quando non meritano (vedi Roma, Napoli e Inter), il Napoli si è arenato nel momento di dare conferme, affrontando in serie Juventus, Fiorentina e Milan, racimolando due punti in tre partite. I vice campioni d’Europa sono un muro invalicabile (nel girone di ritorno non hanno ancora preso gol, e siamo già alla nona partita), l’immediata inseguitrice ne fa meno rispetto a un mese fa – tre nelle ultime quattro partite – ma difficilmente non ne subisce.
A Castelvolturno, però, hanno altre rogne. Già segnalate in tempi non sospetti. Una rosa non numericamente all’altezza. Una non abitudine a far fronte con certi tipi di pressioni. Un allenatore sicuramente competente e preparato, ma non tale da vincere uno scudetto. Un calendario infame, con quasi tutti gli scontri diretti in trasferta (c’è ancora da fare Inter e Roma).
Tricolore nuovamente a Vinovo anche quest’anno? Probabile ma non ancora da sottoscrivere. Questa giornata, infatti, non dovrebbe avere scossoni. La Juventus è impegnata a Bergamo domani alle 15, e difficilmente ripeterà la prestazione barbina di Coppa Italia contro l’Inter. Il Napoli ospita il Chievo stasera alle 20.45, e il ritorno ai tre punti non dovrebbe mancare.
Il 28esimo weekend di Campionato, però, si apre con i colori giallorossi e con la settima bellezza targata Roma, che ieri ha battuto 4-1 la Fiorentina issandosi da sola al terzo posto in classifica. In pochissimo tempo mister Luciano Spalletti da Certaldo ha rimesso la Chiesa al centro del mondo, come avrebbe detto qualcuno. Ha fatto una cosa semplicissima: ha reso finalmente la Roma una squadra di calcio, e non un’armata brancaleone peggio delle peggiori crociate. E siccome dalla Capitale hanno un organico costruito nell’estate 2015 per fare follie (positive si intende), rinforzato pure da El Shaarawy e Perotti, non sorprende più di tanto il filotto giallorosso . È la netta favorita per il terzo posto – il Napoli, però, è a soli due punti di distacco – ma doveva lottare per lo scudetto. Eccolo, allora, il rimpianto: perché Rudi Garcia non è stato silurato prima?
L’altro anticipo di oggi lo avremo alle ore 18 con lo scontro salvezza tra Verona e Sampdoria. Domani, invece, le altre gare. Si inizia con Torino-Lazio alle 12.30. Mentre alle 15 ci sono Frosinone-Udinese, Genoa-Empoli, Bologna-Carpi, Sassuolo-Milan.
Davvero interessante la gara di Modena. I neroverdi sono la grande sorpresa del Campionato con la bellezza di 41 punti, i rossoneri sono altri rispetto a inizio stagione, hanno raggiunto la finale di Coppa Italia dopo 13 anni, sono in una lunga rincorsa verso un posto in Champions e non possono permettersi brusche frenate. A Milanello gli occhi sono puntati su Balotelli, che dopo l’infortunio di Niang dovrebbe avere maggiori possibilità di impiego da parte del tecnico serbo. Sarà lui l’arma in più?
Chiude il cerchio il posticipo serale, con il rosanero impegnati nel difficile compito di spuntarla al Meazza. Match nel quale i nerazzurri avranno l’opportunità di dare continuità alla grande prestazione del mercoledì di Coppa.
Michele Cotugno Depalma