In questo articolo parleremo di una serie di notizie inerenti lo sviluppo tecnologico e militare russi.
Cominciamo dai TU-160, i bombardieri-portamissili strategici supersonici. La loro produzione era stata interrotta, ma adesso verrà ripresa, come ha dichiarato il ministro della Difesa, Shoigu.1 Si tratta dei bombardieri più grandi e potenti di sempre e, secondo il ministro russo, sono parecchio in anticipo sui tempi e con parecchie possibilità ancora inesplorate. Ne sono stati costruiti 35 esemplari, tre dei quali sono in fase di miglioramento.2 Sono talmente potenti da poter trasportare 40 tonnellate di materiale bellico; ha una velocità di Mach 2 (circa 2000 km/h) e una autonomia di 12300 km (15 ore di volo) estensibili grazie al rifornimento in volo. Pur non essendo stealth è comunque dotato di una bassa tracciabilità radar e infrarosso. Pare che il motore non rilasci alcun tipo di scia, qualunque siano la velocità e la quota. Può caricare 12 missili da crociera Kh-55SM convenzionali o 12 Kh-15 nucleari, oltre a svariate bombe a guida laser o a caduta libera.3

Passiamo adesso a qualcosa di parecchio «futurista» anche se progetti analoghi sono in fase di studio da alcuni anni, negli USA in particolare.
Si tratta di esoscheletri militari. Quelli in corso di sviluppo in Russia sono studiati per permettere ai soldati di portare fino a 300 kg di materiali sia in combattimento che non. Potrebbero avere anche degli usi civili, per esempio per proteggere i pompieri mentre intervengono su un incendio.
Tuttavia, Aleksander Kulish, capo dell’equipe medica del Dipartimento di Sviluppo e Manifattura della russa United Instrument Manufacturing Corporation, sostiene che nel giro di 5 anni saranno in grado di connettere esoscheletri e membra artificiali attraverso una interfaccia neuroelettrica, in modo da controllarli attraverso il potenziale elettrico del cervello umano.
Tali esoscheletri, che presto dovrebbero venir messi a disposizione dei soldati russi, permetteranno di saltare più in alto e più lontano, di aumentare la resistenza alla fatica e anche di lanciare o di spostare oggetti pesanti. Proprio quest’ultima caratteristica sarebbe utile anche in ambito medico, qualora capiti, per esempio, di dover sposare un albero o un blocco di pietre caduto sulle gambe di un ferito da soccorrere. 4

Per quanto riguarda la prima notizia c’è poco da dire: la Russia vuole, giustamente, tornare a essere una superpotenza. Una delle caratteristiche di queste è la triplice capacità di attacco nucleare, vale a dire: da terra (missili, sopratutto ICBM), dall’aria (missili nucleari aviolanciati e bombe) e dal mare (attraverso i sottomarini. La ripresa della costruzione dei bombardieri strategici, al di là degli usi con armamento convenzionale, ha senso sopratutto dal punto di vista della deterrenza nucleare. Tale deterrenza si basa anche e sopratutto sulla possibilità del «secondo colpo» cioè di poter conservare, a seguito di un attacco nucleare preventivo a opera del nemico, abbastanza potenziale nucleare da poter annientare l’aggressore. Uno dei due modi è quello sopra descritto, di cui solo USA e Russia sono capaci. L’altro è quello del cosiddetto sistema della «mano morta» di cui solo i russi sono dotati, e che si attiva in determinate condizioni (a seguito di un attacco nucleare) scatenando il contrattacco nucleare perfino se l’intero Paese fosse già stato distrutto. Solo la Russia ne è dotata.
Per quanto riguarda la seconda notizia, che scrive non nasconde la propria fortissima simpatia per qualunque invenzione che permetta di spingere l’uomo oltre i propri limiti. L’uomo aiutato (in futuro forse «integrato») dalla macchina è decisamente che l’uomo da solo oppure la macchina protagonista, come nell’ultima guerra mondiale. Non nascondiamo inoltre che siamo impazienti di vedere se i russi riusciranno davvero in futuro, a far sì che l’uomo possa controllare gli esoscheletri con la sola «forza del pensiero.» Sarebbe un traguardo epocale, a cui la fantascienza (e certi manga giapponesi) ha da tempo preparato una parte del pubblico, ma la cui portata sarà paragonabile a quella dell’invenzione del motore a vapore o della polvere da sparo. Pensate, per esempio, alla possibilità di offrire una vita completa ai mutilati. O al predominio netto sul campo di battaglia di una fanteria «potenziata» rispetto a quella normale.

Notizie in pillole

La Russia dovrebbe creare la prima agenzia unica per la produzione congiunta di propulsori per razzi e missili. La proposta è stata lanciata dalla russa United Rocket and Space Corporation (URSC) che sta già lavorando al progetto, il quale dovrebbe essere pronto per la presentazione ufficiale a partire dal 1 giugno.5

Putin ha detto che l’economia russa si è ripresa e adattata alle nuove condizioni, e che la sua stabilità non verrà distrutta. Il presidente ha sottolineato l’importanza degli investimenti privati, specialmente stranieri, nell’economia odierna e futura. Ha anche aggiunto che le imprese russe hanno già ripagato i propri debiti esteri.6

L’Iran ha invitato Russia, India e Cina a collaborare per contrapporsi alla NATO. L’Iran sarebbe anche interessato a entrare nella SCO (Shangai Cooperation Organization).7

La flotta russa del Mar Nero sta conducendo delle esercitazioni di tiro col supporto dell’aviazione navale. La flotta del Pacifico sta conducendo esercitazioni missilistiche.8

Russia e Cina collaboreranno nell’ammodernamento degli elicotteri Mi-26 (codice NATO: «Halo»). Tali elicotteri, prodotti dall’URSS e impiegati da svariati Paesi, sia in ambito civile che militare, sono i più grandi mai costruiti, e mantengono ottime prestazioni anche al giorno d’oggi.9

Sull’agenzia unica per razzi e missili abbiamo ben poco da dire, se non che nei prossimi anni probabilmente vedremo tale comparto fare «faville» sia in campo aerospaziale che militare puro.
Per le altre, notiamo solo che la Russia, lungi dall’essere sul punto di cedere, rafforza la propria cooperazione con la Cina e mostra i muscoli un po’ ovunque. Inoltre, il suo aiuto, assistenza e alleanza sono molto richiesti in giro per il mondo. La nascita di un fronte organizzato che contrasti la NATO, e che veda quanto meno Russia, Cina e Iran (e forse anche l’India) più una pletora di Paesi minori, collaborare, è il segnale ulteriore che l’unipolarismo sta per essere sconfitto dalla Storia.

Massimiliano Greco

1https://ria.ru/defense_safety/20150429/1061602564.html

2https://sputniknews.com/military/20150429/1021514706.html

3https://www.airforce-technology.com/projects/tu160/

4https://sputniknews.com/russia/20150429/1021513320.html

5https://sputniknews.com/russia/20150428/1021464623.html

6https://sputniknews.com/russia/20150428/1021475751.html

7https://sputniknews.com/politics/20150416/1020970481.html

8https://sputniknews.com/russia/20150428/1021473769.html

9https://sputniknews.com/world/20150428/1021461400.html