roberto burioni

La Scienza non è democratica, ma Roberto Burioni, che sembra non averne capito il perché, ha creato un esercito di leoni da tastiera che ripetono questa frase a pappagallo.
Leoni da tastiera che insultano i “no-vax” ma che spesso ne capiscono quanto loro.

Tutto ciò è molto frustrante per uno scienziato professionista. E’ un po’ come se dicessero a un pianista che il suo concerto è stato bellissimo, perché la forfora che gli cadeva sulla giacca era stupenda.

La Scienza non è democratica perché è il metodo scientifico a non essere democratico, bensì dittatoriale e autoritario in quanto costruito con regole rigorose. In questo senso, permettetemi, le opinioni e i pareri di mamminainformata82 e dello “yuotuber” Peppiniello ‘o sfasciacarrozze non contano e non devono contare assolutamente nulla.

Se così non fosse non avremmo mai potuto avere tutto ciò che la Scienza ci ha dato fino ad oggi. Questo però non vuol dire che si debba tacere su tutto, o che si debba accettare il lavoro di uno scienziato per imposizione divina. Questo modo di pensare o di agire è controproducente.

La Scienza è destinata quasi sempre a entrare nella società, e da un punto di vista sociale il cittadino può chiedere delucidazioni e deve anche poter obiettare senza paura di dover essere infamato a sangue da uno scienziato; che sia esso un dottore, un fisico, un chimico, un biologo ecc.

Per chiarirci meglio. Supponiamo che mamminainformata82 voglia obiettare sull’operato di uno scienziato, il quale stia lavorando ad un’equazione per la stabilità del plasma di in un reattore per la fusione nucleare.

Tale scienziato sarà costretto a ricordare a mamminainformata82 che il suo parere in questa sede non serve a nulla.

Questo perché lo scienziato ha le competenze e lavora seguendo il metodo scientifico, che la nostra mamminainformata82 non ha e quindi è ragionevole pensare che non abbia la benché minima idea di cosa stia dicendo.

Ergo il parere di mamminainformata82 è da cestinare a priori. Ecco la non democraticità della Scienza

Se invece mamminainformata82 viene a obiettare sulla possibile pericolosità di una centrale a fusione nucleare in costruzione a 10 km da casa sua, i suoi dubbi diventano leciti ed è dovere di uno scienziato cercare di farle capire gentilmente che fissione e fusione nucleare sono cose diverse e quindi deve stare tranquilla per i vari motivi che le saranno spiegati.

Praticamente tutto il contrario di ciò che fa Burioni. Si badi: non è in discussione la bravura di medico e quindi la competenza specifica, bensì il modo autoritario che ha nel porsi sui social, cioè le sue capacità di comunicatore. “La Scienza non è democratica”, come detto, non vuole assolutamente dire questo.

Se un medico sceglie di fare divulgazione sui social deve armarsi di pazienza, e per il bene della Scienza stessa, deve tenere un atteggiamento consono, spiegando rischi e benefici dei vaccini senza dare in escandescenza ogni qualvolta viene contraddetto.

Se proprio non gli riesce di darsi un contegno, è meglio che se ne stia in ambulatorio. La fama del medico “blastatore” sta ridicolizzando la Scienza.

Fabrizio Conti