Il roboante successo della Juventus nel derby della mole (che, diciamo la verità, è ormai diventato unidirezionale e unicamente, o quasi, colorato di bianconero). Il Napoli corsaro e tosto che si impone sul campo della Spal, ma che perde Milik per sei mesi. Lo sciagurato ko del Milan sul campo della Sampdoria. Il momento magico della Roma, l’Inter operaia di Spalletti che vince ma non convince. Un Ciro Immobile sempre più trascinatore.
La sesta giornata del Campionato di serie A ha confermato, se mai servisse, che il tricolore sarà un affare sull’asse Torino-Napoli e che, alle loro spalle, cambiano gli attori. Salgono, in modo importante, le quotazioni dei giallorossi ancora senza Schick e della Lazio di Inzaghi jr, mentre le milanesi iniziano a mostrare di avere ancora qualche limite, soprattutto sulla sponda rossonera. Il dato che racconta che entrambe le capoliste siano a punteggio pieno dopo sei giornate è un fatto inedito nella storia della Serie A a girone unico ed evidenzia ancora di più l’inizio straordinario delle due compagini.
Ma la domenica che va in archivio ha certificato l’abisso presente tra le 6-7 squadre più quotate del Campionato e la rimanente parte della ciurma. Ci sono ben 18 punti di differenza tra le prime e l’ultima, ed è un unicum per il nostro calcio (l’anno scorso, dopo sei partite, la Juventus aveva 15 punti e il Crotone fanalino ne aveva uno), ma la forbice si allarga guardando la voce goal realizzati. Il Napoli ne ha fatti già 22 di reti, i Campioni d’Italia 18, mentre Verona e Benevento soltanto uno. E tutti i presupposti fanno pensare che andrà ancora peggio.
Ci sono, però, altri numeri da analizzare. I partenopei, per esempio, sono all’11esima vittoria consecutiva in Campionato, un record, e nelle ultime dieci hanno segnato almeno tre marcature. Da segnalare, anche, che la compagine di Sarri è quella che ha recuperato più punti partendo da situazioni di svantaggio, e che, nelle prime sei partite, ha dovuto rincorrere già tre volte. Dettagli non da poco.
A Torino, invece, l’uomo da prima pagina è sempre Paulo Dybala, già a quota dieci gol dopo sei partite (meglio di Higuain nella stagione 2015-2016, quando il Pipita allora azzurro aveva toccato quota 36 reti). Soltanto Antonio Angelillo ha saputo far meglio quasi 60 anni fa, quando realizzò con la maglia dell’Internazionale FC 13 marcature in sei turni, era la stagione 58/59.
Per l’ottava volta, invece, i bianconeri hanno vinto tutte le prime sei partite di Campionato, e in tutti i sette precedenti si è sempre portata il Tricolore a casa. Tornando al derby della mole, è dal 1995 che la Juventus non perde in casa contro il Torino, collezionando da allora nove vittorie e tre pareggi, mentre era da novembre 2002 che i vicecampioni d’Europa non vincevano 4-0 un derby.
Sorridono anche nella Capitale. Di Francesco si gode Edin Dzeko, autore di 22 reti nelle ultime altrettante partite giocate, e di ben sei in cinque gare, e rispetto a 12 mesi fa ha già messo a segno due reti in più. I giallorossi, invece, con il 3-0 all’Udinese (i friulani sono alla settima sconfitta esterna consecutiva, un record) hanno toccato quota 26 match di fila a segno, e sono la squadra che ha colpito più legni di tutti, ben sette. Diego Perotti, invece, ha sbagliato un calcio di rigore dopo averne segnati dieci ininterrottamente.
Da Formello, invece, l’uomo copertina è sempre il bomber azzurro, Ciro Immobile, che ha segnato o fornito assist in tutte le ultime cinque partite di Campionato, e già a quota otto.
Da Milano, invece, arrivano notizie contrastanti. L’Inter conferma con molta fatica il terzo posto, ed è la compagine che ha segnato più di tutti (ben otto centri) nell’ultimo quarto d’ora finale.
Il Milan, invece, si ferma dopo 21 partite sempre a segno, e prosegue nel suo cronico mal di trasferta. Nelle ultime nove partite disputate lontano da San Siro, i rossoneri hanno vinto soltanto una volta, pareggiato quattro e perse altrettante, e le ultime due sono state consecutive. I numeri, poi, dicono che rispetto alla passata stagione, ci sono soltanto due punti in più (12 contro 10).
Troppo poco dopo aver investito oltre 200 milioni di euro nel mercato estivo. E, forse, avevamo ragione quando dicevamo che il 3-5-2 non è il modulo adatto, perché impedisce a due pedine importanti come Suso e Bonaventura di esprimersi al meglio. Perché non tornare al 4-3-3 o al 4-3-1-2?
Classifica
Napoli e Juventus 18
Inter 16
Lazio 13
Roma e Milan 12
Sampdoria 11
Torino 11
Chievo, Bologna e Atalanta 8
Fiorentina 7
Cagliari 6
Sassuolo, Crotone e Spal 4
Udinese 3
Genoa e Verona 2
Benevento 0
Marcatori
10 Dybala (J) (1)
8 Immobile (L) (2)
6 Dzeko (R), Mertens (N) (2), Icardi (I) (3)
4 Callejòn (N), Quagliarella (Sam) (1)
3 Belotti (T), Ljajic (T), Perisic (I), Gomez (A) (1), Thereau (F)
Assist
4 Insigne (N)
3 Perisic(I), Pjanic (J), Cuadrado (J), Immobile (L), Ghoulam (N)
2 Ljajic (T), Callejon (N), Joao Mario (I), Suso (M), Nainggolan (R), Ramirez (Sam), Ilicic (F), Kolarov (R), Mandzukic (J), Ghoulam (N), Gaspar (F), Stoian (Cro)
Prossimo turno: settima giornata
30-09-2017 alle 18:00 Udinese-Sampdoria (Dacia Arena)
30-09-2017 alle 20:45 Genoa-Bologna (Luigi Ferraris)
01-10-2017 alle 12:30 Napoli-Cagliari (San Paolo)
01-10-2017 alle 15:00 Benevento-Inter (Ciro Vigorito)
01-10-2017 alle 15:00 Chievoverona-Fiorentina (Bentegodi)
01-10-2017 alle 15:00 Lazio-Sassuolo (Olimpico)
01-10-2017 alle 15:00 Spal-Crotone (Paolo Mazza)
01-10-2017 alle 15:00 Torino-Hellas Verona (Grande Torino)
01-10-2017 alle 18:00 Milan-Roma (Giuseppe Meazza)
01-10-2017 alle 20:45 Atalanta-Juventus (Atleti Azzurri d’Italia)