
Una risoluzione approvata dalla UE parla di “incremento della propaganda russa” ed equipara i media russi a diffusione planetaria, RT e Sputnik, alla propaganda dell’ISIS. Inoltre, nella risoluzione si sottolinea che il Cremlino starebbe “finanziando partiti e altre organizzazioni all’interno della UE” e condanna il supporto russo a forze antieuropee.
Il Parlamento europeo ha votato a favore di una risoluzione sulla lotta ai media russi, come ad esempio l’agenzia di stampa Sputnik e l’emittente RT. Gli autori del documento invitano gli Stati membri dell’UE ad aumentare il finanziamento di progetti di “contro-propaganda.”
Il rapporto dice che i media russi tentano di “distorcere la verità, suscitare dubbi, dividere l’UE dai suoi partner nordamericani, paralizzare il processo decisionale, screditare le istituzioni europee e incitare la paura e l’incertezza tra i cittadini dell’Unione europea”. Il documento, promosso dalla Polonia, e passato con 179 voti contrari e 208 astensioni, individua RT, Sputnik e altri due media russi come strumenti particolarmente subdoli di propaganda.
Il caporedattore di RT, Margarita Simonyan, si è detta oltraggiata da questa decisione e ha affermato che la libertà di parola è diventato un “lusso inutile” nell’Unione europea da quando voci alternative come RT e Sputnik hanno guadagnato popolarità. “L’establishment europeo, preda di paure irrazionali, tradisce i propri stessi principi”. Il tutto giunge dopo che il Dipartimento di Stato americano aveva minacciato di non trattare RT e Sputnik come gli altri media.
Putin dal canto suo ha commentato a muso duro nella giornata di ieri: “siamo testimoni di un degrado politico della democrazia nei paesi occidentali. Continuano a volerci dare lezioni di democrazia, ma poi la loro unica risposta è la censura”.
La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in conferenza stampa ha sottolineato che “è criminale il modo in cui l’attenzione della comunità internazionale è stata distratta da minacce reali come il terrorismo, il fondamentalismo, il crescente nazionalismo e la xenofobia. Commettono un crimine perché privano le persone della possibilità di pensare con la propria testa, attingendo a fonti alternative di notizie”.
La Zakharova ha inoltre sostenuto che circa 200 parlamentari si sono astenuti dal voto apparentemente perché “si vergognavano” di tale iniziativa. Esclude l’imposizione di misure che discriminano i giornalisti occidentali in Russia. Tuttavia, ha detto che Mosca non starà con le mani in mano se verranno prese iniziative concrete contro i giornalisti russi.
Divisi gli europarlamentari italiani: Lega Nord, Movimento 5 Stelle e l’Altra Europa hanno votato contro. Il Nuovo Centrodestra a favore mentre PD e Forza Italia si sono in gran parte astenuti dimostrando, ancora una volta, la convergenza fra Renzi e Berlusconi.
Cofferati, illustre ex Pd, ha votato contro.
Massimiliano Greco