Marine Le Pen

Il Senato francese ritiene – al contrario di Marine Le Pen – che la Gran Bretagna andrebbe punita per essere uscita dalla UE, probabilmente in modo che i cittadini europei interpretino le (artificiosamente) peggiorate condizioni britanniche come il segno che non ci sia alcuna salvezza, al di fuori dell’Unione Europea.

Un documento di 51 pagine da parte del Senato francese, compilato a seguito di un’indagine durata otto mesi, ha concluso che le industrie britanniche non dovrebbero avere alcun accesso speciale al mercato unico della UE.

Il rapporto critica la May, accusandola di non aver delineato in modo adeguato le proprie richieste. Inoltre, nel rapporto si sostiene che la City di Londra non dovrebbe più essere al centro del commercio dell’euro. Ciò potrebbe influenzare 200 mila posti di lavoro.

La posizione del Senato francese è in netto contrasto con quello della Le Pen, che ha detto che la Gran Bretagna non dovrebbe essere condannata per la propria decisione di ritirarsi dalla UE.

“Qual è lo scopo a cui si tende nel voler punire un intero paese? E’ una cosa senza senso, a meno che non si pensi che la UE sia una prigione, da cui non si possa uscire se non fuggendo” ha dichiarato la Le Pen.

“Voglio ricostruire le nostre relazioni – ormai danneggiate – con il Regno Unito” ha aggiunto.

La posizione della Le Pen contrasta anche con quella del presidente francese Francois Hollande, che ha detto che il Regno Unito dovrebbe pagare un prezzo pesante per l’uscita dal blocco.

“Ci deve essere una minaccia, ci deve essere un rischio, ci deve essere un prezzo da pagare” ha infatti affermato Hollande.

In effetti, se l’ingresso nella UE è il paradiso in terra, come cercano di convincerci, come mai occorre costringere i Paesi a restarvi, sia con regole stringenti che con minacce, ricatti e punizioni “esemplari”? Forse che l’affare non è così buono come vogliono presentarcelo?

Massimiliano Greco