
Ancora calcio e politica. Anzi calcio è politica. Non si possono scindere i due aspetti quando si parla di Palestina, con la sensibilità con il quale è stato scritto questo libro. La guerra del pallone di Gabriella Greison è il resoconto di quanto visto dalla giornalista nella martoriata terra di Palestina. La Greison piazza al centro del libro il pallone e lo fa rotolare tra Gaza e Cisgiordania, passando per i due campionati palestinesi, la difficile esistenza della nazionale, i divieti e le violazioni di Israele, i timidi segni di apertura e il razzismo ebraico delle tifoserie oltranziste, come quella del Beitar di Gerusalemme.
L’autrice racconta un calcio semplice, immaturo sotto molti aspetti, ma popolare, tremendamente vero. I ricordi, le esperienze passate in quelle terre si mescolano con la vita dei ragazzi raccontati, con le loro tragedie e le loro speranze. Quando la Greison si presenta come cronista è perfettamente a suo agio, un po’ meno quando si addentra in alcune ricostruzioni storiche sul calcio palestinese, trattate con troppa sufficienza e qualche ripetizione. Nonostante queste piccole “pulci”, il libro, impreziosito dall’introduzione di Roberto Vecchioni e da una postfazione di Guglielmo Stendardo, è sicuramente una lettura avvolgente ed avvincente.
Di particolare interesse sono le storie di Mahmoud Sarsak, Jawhar Nasser e Adam Abd al-Raouf Halabiya, tre calciatori palestinesi vittime delle angherie di Israele: il primo imprigionato per presunte attività terroristiche, mai dimostrate, il secondo e il terzo vittime di una sparatoria ad un checkpoint che ha messo fine alle loro carriere. Storie di calcio molto lontane dai nostri cliché.
La guerra del pallone.
Storie di vita e calcio in Palestina.
di Gabriella Greison
Red Star Press – Hellnation Libri, 2015
210 pag. – 16 euro
per acquistare il libro: Red Star Press