La nuova era in Rai inizia dopo 61 giorni di trattative, lotte, distinguo e riavvicinamenti in extremis tra gli alleati del centrodestra. Marcello Foa è il nuovo presidente della Rai. La commissione parlamentare di Vigilanza ha dato parere favorevole alla nomina dell’esperto giornalista e blogger, nemico degli “stregoni della notizia”.

I voti favorevoli sono stati 27, 3 i contrari, una scheda nulla e una bianca (quella del presidente della commissione Alberto Barachini di Forza Italia). Hanno votato 32 componenti della bicamerale su 40. Il gruppo del Pd non ha partecipato per protesta, annunciando ricorsi.

La maggioranza qualificata non è stata raggiunta per 3 voti, ma è stato centrato il quorum di due terzi previsto dalla legge per rendere efficace la nomina indicata dal consiglio d’amministrazione.

A favore di Foa hanno votato Lega, Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Contrari i parlamentari di Liberi e Uguali.

 

Una grande emozione, un grande onore. Grazie alla Commissione di Vigilanza per la fiducia e a tutti voi per il sostegno in questi mesi. E ora al lavoro al 100% per la RAI!

Posted by Marcello Foa on Wednesday, September 26, 2018

 

“Il mandato che ho ricevuto dal governo, ha detto Foa durante l’audizione, non è politico, ma professionale”, “fa appello al mio percorso professionale, e io intendo onorarlo in nome dei valori del giornalismo”.

“Non ho mai militato in un partito, né prese tessere né cercato appoggi politici per fare carriera. Sono stato sempre coerente con me stesso, cercando di fare con umiltà il mio mestiere in base agli insegnamenti dei maestri, da Montanelli e Cervi”, ha aggiunto il neo presidente Rai.

L’obiettivo da presidente, ha spiegato ancora Foa, è “far crescere la Rai, sviluppare un’informazione corretta, oggettiva, premiare la professionalità e la meritocrazia, promuovere e ampliare la straordinaria missione culturale della Rai: obiettivo che condivido con l’ad Fabrizio Salini che ho avuto modo di apprezzare per rigore morale, professionalità e serietà”.

La parola mandato non è piaciuta all’Unione sindacale dei giornalisti Rai. Per l’Usigrai quella di Foa è “una dichiarazione grave che chiarisce in maniera ufficiale e definitiva che la sua indicazione alla presidenza della Rai arriva direttamente dal governo. Un fatto che è palesemente contro la legge”.

“Il governo, afferma il sindacato dei giornalisti Rai in una nota, non deve avere alcun ruolo nella scelta del presidente, non deve interferire in alcun modo. Perché è una scelta nella esclusiva titolarità del consiglio di amministrazione, con la vigilanza parlamentare attraverso il voto con quorum qualificato”.

L’elezione di Marcello Foa rappresenta una vittoria per il governo giallo-verde. Lapidario il ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha tenuto duro sul nome di Foa anche quando la situazione appariva ormai compromessa: “Buon lavoro presidente!”.

 

 

Esprime grande soddisfazione il ministro del Lavoro Luigi Di Maio: “Tanti auguri al nuovo presidente della Rai Marcello Foa. Lo aspetta un compito non facile, ma sono sicuro che sarà all’altezza. Anche in Rai tornerà la meritocrazia. Sembrava impossibile, ma siamo già sulla buona strada”.

 

 

Parlando ai quotidiani dopo la sua elezione, Marcello Foa ha dimostrato di avere le idee chiare sul da farsi: “Porterò aria fresca, anche nei telegiornali”.