L’eurodeputato della Lega Marco Zanni è stato eletto presidente del gruppo sovranista “Identità e democrazia” al Parlamento europeo, di cui fanno parte anche i parlamentari del Rassemblement national di Marine Le Pen e i tedeschi di AfD.

“Ringrazio Matteo Salvini, la Lega – Salvini Premier e le altre 8 delegazioni del neo gruppo Identità e Democrazia per la fiducia riposta in me. Guiderò con onore il Gruppo nella prossima legislatura in qualità di Presidente, e presto vedremo i risultati di un progetto forte, pensato per ridare un futuro ai cittadini dei nostri Paesi. Avanti tutta”. Queste le prime parole del responsabile Esteri del Carroccio.

 

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Zanni ha descritto la nuova famiglia politica dei sovranisti come “una grande realtà, aperta alla cooperazione trasversale con altri gruppi e delegazioni con cui condividiamo e condivideremo alcuni obiettivi, che vuole far tornare gli Stati membri al centro della politica europea”.

“Abbiamo messo un punto fermo sul più grosso gruppo euroscettico al Parlamento europeo, che ha una visione radicalmente alternativa a quella che è stata la gestione dei grandi gruppi soprattutto in questi ultimi anni di crisi”, ha detto il neopresidente del gruppo sovranista spiegando le linee guida della nuova formazione.

“Si parte da un’idea diversa di Europa, dove si rifiuta la creazione di un super Stato europeo ma dove si riconoscono come punti focali del progetto e della cooperazione europea gli Stati-nazione – aggiunge l’eurodeputato del Carroccio –. Per noi l’Europa potrà funzionare meglio se si capisce che alcune cose le possiamo fare assieme bene e invece che altre cose siano lasciate alla sensibilità dei parlamenti e degli Stati nazionali”.

“Il rispetto delle identità nazionali, conclude Marco Zanni, è alla base della nostra proposta politica che non punta ad esaurirsi nell’arco della prossima legislatura. L’Europa finora ci ha imposto la retorica della soluzione unica. Mentiva: oggi l’alternativa di Identità e Democrazia esiste e noi, uniti, la porteremo avanti perché sono stati i cittadini europei lo scorso 26 maggio a chiedercelo”.