
Esistono società interinali con sede all’estero che possono fornire personale straniero nel nostro Paese, inserendosi nel mercato del lavoro italiano, e godendo altresì dei benefici fiscali. Sembra una mostruosità, un’assurdità priva di senso, eppure esistono. Sono in grado di sopperire alle “tue esigenze”, temporaneamente (perché si sa, il lavoro è a tempo, così come gli “store” nei centri storici) e venirti incontro a livello retributivo. In pratica, se assumi tramite queste società, vai sul sicuro: privi gli italiani del loro lavoro, pur di risparmiare sui costi.
D’altronde, la mobilità transnazionale dei lavoratori esiste, e viene pure ribadita nella presentazione del core business di queste aziende. Volete saperne di più? Ecco una mail di presentazione di una di loro:
“Avete bisogno di personale specializzato temporaneo?
Si presentano mille difficoltà nel trovare e selezionare personale competente in una specifica mansione?
Volete concentrare le Vs. risorse nel Vs. core business, e non in una continua ricerca di personale adatto?
Desiderate risparmiare senza rinunciare alla qualità?
A tutte queste esigenze può rispondere (……..), società interinale con sede a (……) (Romania) che si occupa di cercare personale specializzato dalla Romania, figure lavorative che ormai difficilmente si possono trovare nel mondo del lavoro italiano, con svariati benefici, anche fiscali!
In qualità di agenzia interinale, assumiamo a ns. carico tutta la gestione del personale, a partire dalla selezione fino ad arrivare alla vera e propria assunzione, gestendo così tutta la documentazione relativa, come i documenti, la visita medica, i corsi di protezione sul lavoro, l’assicurazione, il contratto di lavoro redatto sia in lingua romena che tradotto in italiano, l’elaborazione delle buste paga, il pagamento mensile degli stipendi e dei contributi e tutto ciò che concerne la gestione amministrativa del personale.
Voi, in qualità di Utilizzatore, potrete finalmente dedicarVi solo a dirigere ed organizzare il lavoratore, senza sprecare tempo e risorse alla sua gestione burocratica. Il distacco internazionale è una norma regolamentata dalla riforma del mercato del lavoro, si tratta di una forma di mobilità transnazionale dei lavoratori.
L’iniziativa avviene ad opera del datore di lavoro nell’interesse del lavoratore, con lo scopo di poter offrire manodopera e lavoro anche in uno stato diverso da quello di assunzione; si tratta di una mobilità temporanea ed al termine della missione il lavoratore rientra nello stato membro di appartenenza.
Il trattamento economico del lavoratore distaccato è pari a quello previsto per i pari mansione in Italia; tuttavia il carico fiscale resta quello romeno, e risulta quindi essere molto più vantaggioso rispetto a quello italiano.
Per poter avere i lavoratori in distacco è necessario ottenere il modello A1 che attesta che per l’intero periodo di validità (1 anno, prorogabile fino a 24 mesi) il lavoratore distaccato continuerà ad essere soggetto alla copertura previdenziale ed assicurativa del paese di provenienza.
Il lavoratore resta fiscalmente residente nel paese di origine pur svolgendo la propria opera all’estero. La selezione del personale viene effettuata con severi vincoli, tra i quali la conoscenza della lingua desiderata, la verifica dei titoli di studio necessari, le referenze e le precedenti esperienze lavorative, comprese quelle maturate all’estero.
La selezione può avvenire con diverse modalità; ci possiamo occupare di ogni dettaglio, o altresì è possibile accordarsi con Voi per scegliere di comune accordo gli step in cui vorrete partecipare”.
Avete inteso bene? Rileggiamo attentamente. Personale difficilmente reperibile nel mondo del lavoro italiano, come se i lavoratori nostrani fossero incapaci. Ma, la parte più bella della vicenda è: “Il trattamento economico del lavoratore distaccato è pari a quello previsto per i pari mansione in Italia; tuttavia il carico fiscale resta quello romeno, e risulta quindi essere molto più vantaggioso rispetto a quello italiano”.
Sarebbe questa la rivoluzione di queste agenzie “transnazionali”: il carico fiscale. Le tasse. Il risparmio. Si cita infatti solo nel finale la “severità” della selezione del personale, le sue esperienze ed i titoli di studio. Secondo queste agenzie, agli italiani ciò che importa veramente è risparmiare: soprattutto sul personale, la fonte più gravosa di spesa per un’azienda.
Non esistono concetti di meritocrazia, risorse umane, abilità, progressione di carriera, benefit o altro di similare. Esiste la temporaneità ed il risparmio. Il tempo è denaro, lo diceva pure Paperon de Paperoni (in una realtà fumettistica, comunque).
Tutti questi tasselli fanno parte della disintegrazione progressiva del mercato del lavoro italiano. Sempre più temporaneo, fragile, ed ora in preda anche di agenzie straniere che vogliono piazzare i loro frutti malati.
Non sono certo queste le misure grazie alle quali risorgerà il lavoro italiano, anzi. Lo smantellamento progressivo liberista sta cancellando ogni tipo di tutela. E oggi il lavoratore in casa nostra sarà di Bucarest, domani di Tirana. L’italiano, disoccupato.